Addio a Renato Trevisan pittore, musicista e professore

TREVISO. Treviso piange Renato Trevisan, per tutti Remix (nella foto): professore, artista, deejay. A strapparlo alla sua Treviso e all’amore per l’arte è stata una lunga malattia che ieri mattina ha avuto il suo epilogo tra le mura del Ca’ Foncello, dov’era ricoverato da tempo. Trevisan aveva 62 anni, e una rete sterminata di amicizie.
Abitava in via Avogari a Treviso, aveva insegnato al liceo artistico della sua città e a Pordenone, per oltre un decennio aveva suonato musica indie e new wave al Magic Bus di Marcon. Amava i Cranberries e i Nirvana, e durante le sue serate da deejay si era guadagnato il soprannome di Remix. Non era sposato e non aveva figli, ma non era solo: nel mondo della musica, in particolare, era un volto notissimo. Al Magic Bus divideva la consolle con Ricky Bizzarro, che lo ricorda con affetto: «Non ho conosciuto uomo più dignitoso. Una grande persona, pacata e per bene, direi un moderno “dandy” della trevigianità, che frequentava le osterie e i locali del centro con il suo stile impeccabile, mai sopra le righe. Era un artista affermato, è riuscito a organizzare diverse mostre. Era affezionato alla pop-art, amava Warhol,ma di tutta l’arte era un profondo conoscitore. Oltre che un grande collezionista di dischi». Prima che la malattia lo costringesse a un riposo forzato, prendeva ogni mattina il treno per raggiungere Pordenone, dove insegnava Educazione artistica. Renato Trevisan lascia una sorella, Antonella, e l’anziana mamma. I funerali saranno fissati oggi.
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