Addio a Giuliano Carretin re della Locanda Montin

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Qui Florinda Bolkan e Tony Musante si interrogavano sul proprio amore perduto in un film-cult su Venezia come “Anonimo Veneziano”: stiamo parlando della lLocanda Montin. Si è spento purtroppo all’età di 83 anni Giuliano Carrettin, che per molti anni ha condotto il ristorante (con locanda) notissimo ai veneziani ma anche a molti ospiti stranieri non solo per la sua cucina lagunare, ma anche per gli scorci con il giardinetto interno a due passi dell’Accademia dove sono state girate le scene del film. La famiglia Carrettin gestisce dagli anni Cinquanta il locale e da diversi anni il testimone era passato da Giuliano al figlio Giorgio e al nipote Luca, anche se lui non smetteva di farsi vedere ogni tanto.
«Era un uomo dal cuore d’oro, una brava persona, anche se poteva sembrare apparentemente un po’ burbero - ricorda Luca - tanto che negli anni Settanta agli studenti di Iuav, Accademia e Ca’ Foscari che frequentavano Montin e gli erano simpatici, faceva pagare il conto una volta al mese. Ma anche molti degli artisti che venivano pagavano a volte il conto con una propria opera».
La grande fama di Montin era arrivata però proprio con “Anonimo veneziano”, perché il film aveva fatto il giro del mondo, trasmettendo l’immagine di alcuni degli scorci più nascosti di Venezia. Compreso il ristorante-locanda di Dorsoduro.
«Enrico Maria Salerno, che diresse il film - ricorda ancora il nipote di Giuliano - conosceva il locale per esserci già venuto e lo trovò, con il suo giardinetto, particolarmente adatto per girare una delle scene più celebri del film con Florinda Bolkan e Tony Musante a tavola. La Bolkan e Musante si affezionarono al posto e, negli anni, sono tornati parecchie volte a mangiare qui, ciascuno per suo conto. Apprezzavano la cucina e l’atmosfera».
Negli anni, soprattutto con Giuliano Carrettin prima - che negli anni Sessanta e fino agli anni Novanta ha gestito il locale - e poi con i suoi eredi, da Montin sono passate moltissime celebrità.
«Qui funziona il passaparola e la conoscenza - spiega ancora Luca Carrettin - perché il locale è un po’ isolato lungo la fondamenta, ed è difficile capitaci per caso. Da qui sono passati un po’ tutti a mangiare, da Robert De Niro a Brad Pitt, da Bono degli U2 a David Bowie. Ma anche politico, come l’ex presidente degli Stati Uniti Jimmy Carter o il Premio Mobel per la Pace Alexander Dubcek. E poi gli artisti veneziani, praticamente tutti: Cadorin, Vedova, Santomaso, Tancredi, Deluigi, Guidi, Saetti, tra gli altri». Per Giuliano Carrettin, conosciutissimo in città, non è possibile in questi giorni un regolare funerale - a cui molti avrebbero partecipato - in tempi di Coronavirus che non lo permettono. A ricordarlo prima di tutto la sua famiglia che spera di portare avanti con successo la tradizione di Montin, non appena anche la vita a Venezia sarà tornata alla normalità. —
E.T.
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