Addio a Giuliana Grando psicoanalista illuminata

Generosa, illuminata, sempre un passo davanti agli altri, dalla parte dei più fragili. Si è spenta ieri all’età di 80 anni la dottoressa Giuliana Grando, psicoanalista, psicoterapeuta, supervisore e formatrice secondo l’orientamento freudiano dello psicoanalista e psichiatra parigino Jacques Lacan.

Giuliana Grando aveva lo studio a Dorsoduro ed era conosciutissima anche per le sue battaglie femministe, per la sua presenza in prima fila nella lotta alla violenza sulle donne, alla bulimia.

La sua formazione clinica e teorica si era svolta tra Parigi, Milano, Roma e Bruxelles ricoprendo incarichi istituzionali all’interno della SLP (Scuola Lacaniana di Psicoanalisi), di cui è stato membro per molti anni.

Responsabile Centro Ananke di Venezia, membro della Scuola Lacaniana di Psicoanalisi e della Scuola Mondiale di Psicoanalisi, docente incaricato dell’Istituto Freudiano, già supervisora clinica del Centro Antiviolenza del Comune di Venezia, Giuliana Grando si è occupata per molti anni delle patologie al femminile, disturbi alimentari, violenza familiare e di coppia, problemi legati all’identità di genere.

Ha curato La scoperta dell’Anoressia (Bruno Mondadori); Nuove schiavitù, Forme attuali nella dipendenza (FrancoAngeli); Devastazione e masochismo femminile (FrancoAngeli). Ha contribuito con i suoi articoli a numerosissimi testi collettanei; collabora con La Psicoanalisi, Attualità Lacaniana e Appunti. «Una persona eccezionale e generosa – la ricorda la scrittrice Giovanna Pastega che la intervistò poco tempo fa – è una grande perdita per la psicoanalisi e per la città». Lascia il figlio Elia e le due nipotine. L’Ordine degli Psicologi del Veneto si unisce al cordoglio per la sua scomparsa. –

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