Addio a Benevolo, padre della città bipolare

Architettura in lutto per la morte di Leonardo Benevolo, morto all’età di 93 anni dopo una lunga malattia. E la fama di Benevolo è legata non solo alla sua proposta choc di smontare il Vittoriano per venderlo agli americani. A Venezia il nome di Benevolo è legato alla storia del Iuav ma anche al Piano regolatore per l’intensa attività di consulenza che lo portò a definire anzitutto la disciplina della città storica e poi anche il concetto di città bipolare. Consulenza condensata nel 1996 in un libro edito da Laterza. Le varianti approvate nel 1998 hanno coinvolto poi la variante per la residenza a Mestre, la variante per Marghera, la variante per il centro storico, quella per Murano, Sant’Erasmo e Vignole, la variante per il Cavallino.
Laureatosi in Architettura all’Università di Roma nel 1946, Leonardo Benevolo ha insegnato Storia dell’architettura nella capitale ma anche a Firenze, Venezia, Palermo, diventando una delle personalità italiane più influenti della storia dell’architettura.
Allo Iuav di Venezia Benevolo venne chiamato ad insegnare sotto la direzione di Samonà che tra il 1963 e il 1968 chiamò in laguna docenti come Benevolo assieme a Carlo Aymonino, Manfredo Tafuri, Mario Manieri Elia, Guido Canella avviando una stagione di grande rinnovamento.
Autore di libri fondamentali come “Le origini dell’urbanistica moderna” (1995), “L’architettura del nuovo millennio” (2006) Benevolo nella lunga-intervista dal titolo “La fine della città” del 2011 (tutti libri pubblicati da Laterza) si è occupato a lungo dei destini delle città partendo anche dal racconto del proprio lavoro di pianificazione che si era concretizzata in giro per l’Italia: a Venezia ma anche in altre città come Brescia, Roma, Palermo, Urbino. Intensa anche l’attività professionale nello studio di famiglia, con la base operativa a Brescia, città dove aveva scelto di vivere, e nel quale ha lavorato assieme ai figli Alessandro e Luigi. L’esperienza di pianificazione a Venezia concretizzatasi a cavallo del 2000, con l’amministrazione del sindaco di Massimo Cacciari, è diventata nel 2007 anche un libro “Quale Venezia”, scritto da Benevolo, consulente del sindaco, assieme all’allora assessore all’Urbanistica Roberto D'Agostino e Mariolina Toniolo, all’epoca coordinatrice degli uffici nella redazione del Piano regolatore.
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