Acqua Marcia stringe i tempi sulla cessione del Molino Stucky «A febbraio la decisione finale»
Valutato 400 milioni, risolverebbe i problemi di Caltagirone Bellavista la dismissione veneziana preferita a quella di Villa Igiea in Sicilia

L’hotel Hilton Molino Stucky
VENEZIA.
Se arriva l'offerta giusta, il Molino Stucky sarà venduto dall'Acqua Marcia di Francesco Bellavista Caltagirone, a caccia di liquidità in tempi brevi, per fare fronte ai suoi impegni con le banche. Il grande hotel neogotico della Giudecca, con annesso centro congressi è in
pole-position
tra i beni che potrebbero essere venduti dall'immobiliarista per fare cassa, ma la valutazione è alta: circa 400 milioni di euro, anche se a bilancio lo Stucky è iscritto a poco più di trecento.
A decidere sarà comunque entro la metà di febbraio la banca d'affari Rotschild, a cui Caltagirone si è rivolto proprio per individuare gli immobili più facilmente vendibili. L'Acqua Marcia è a corto di liquidi perché sono venuti a mancare improvvisamente i cospicui introiti previste per la vendita di un immobile a Roma, che si è invece bloccata. Per questo il gruppo immobiliare romano ha chiesto una moratoria sui pagamenti fino al 31 gennaio e stabilito di presentare a metà del mese successivoe il nuovo piano industriale triennale. I debiti con le banche ammonterebbero a oltre 900 milioni, di cui 150 a breve, rispetto a un patrimonio stinato in 2,5 miliardi di euro. Unicredit, Bnl e Banco Popolare sarebbero i tre istituti di credito più esposti nei confronti di Acqua Marcia e il Molino Stucky fa capo a una società che è interamente impegno a sei banche, tra cui le principali sono la Royal Bank of Scotland e proprio Unicredit. Di qui il crescere delle voci su una possibile messa in vendita del Molino Stucky, ora gestito dall'Hilton, che troverebbero ora riscontro anche nelle intenzioni delle imprenditore, che, dovendo cedere dei beni, preferebbe rinunciare, sia pure a malincuore, al grande albergo della Giudecca, piuttosto che ai sei alberghi siciliani, tra cui il Villa Igiea, che garantiscono tuttora un'ottima redditività, mentre negli ultimi due anni lo Stucky, come altri grandi alberghi veneziani, ha un po' risentito della crisi. Per lo Stucky già un paio di gruppi internazionali interessati si erano affacciati, ma se la decisione sarà quella di procedere con il via libera alla vendita, i contatti saranno intensificati, naturalmente sotto traccia. Con la vendita dell'albergo della Giudecca, l'Acqua Marcia risolverebbe buona parte dei propri problemi di liquidità, proprio per l'elevato valore dell'immobile. C'è da ricordare che Acqua Marcia ha in corso con il Comune la partita del recupero - a fini residenziali - dell'area dell'ex Scalera. Il Molino Stucky Hilton si è aperto al pubblico nel maggio di tre anni fa ed ha avuto una prima parte di attività decisamente confortante. La sua apertura era stata salutata dall'allora sindaco Massimo Cacciari come uno dei simboli della rinascita della città, recuperando un edificio dismesso da quasi mezzo secolo, quando costituiva ancora il Molino di Venezia.
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