«Abusivo il ristorante sulla San Lunardo» Barca sequestrata

Il battello ormeggiato sul Lemene bloccato dai carabinieri Rifiuti gettati nel fiume, denunciati il proprietario e il cuoco



Non poteva fare ristorazione sul Lemene la nave San Lunardo: è stata sequestrata. E si è scoperto che i rifiuti erano gettati nel fiume. A seguito della denuncia penale, rivolta ieri a un 59enne di Concordia, Daniele Marson, e a un 30enne portogruarese (cuoco all’interno della nave), rispettivamente proprietario e armatore del battello, si è scatenata una tempesta politica. Proprio domani la maggioranza avrebbe dovuto rispondere a un’interrogazione presentata dal gruppo di minoranza Centrosinistra più avanti, nella quale si chiedevano lumi proprio sulle autorizzazioni concesse all’imbarcazione. Il titolare della ditta Verderame proprietaria di San Lunardo, il 59enne Daniele Marson, uno dei denunciati, ieri sera ha detto: «È stato un agguato. Ci hanno denunciato per abuso edilizio. Abbiamo tutte le autorizzazioni sanitarie. L’Asl ci ha rivolto i complimenti. E poi abbiamo una convenzione con il Comune di Portogruaro, per l’utilizzo della barca e la promozione del turismo».

L’operazione è stata condotta dai carabinieri del Nucleo Natanti del Comando Provinciale di Venezia e della compagnia di Portogruaro. Le indagini sono durate un paio d’anni da quando la San Lunardo era comparsa sul Lemene, attraccata in piazza Dogana, a pochi metri dall’ospedale cittadino e dal ponte che collega la vecchia Dogana a Borgo Sant’Agnese. Le segnalazioni erano state numerose anche sullo scorretto conferimento dei rifiuti nel corso d’acqua, uno scempio ambientale. Proprietario e armatore avrebbero trasformato l’unità in ristorante, in concorso tra loro e in assenza dei permessi necessari. Sotto il profilo politico le perplessità della minoranza che fa capo al Pd erano date dal fatto che nell’inverno 2017 la base del gruppo aveva scoperto un allacciamento elettrico abusivo. «Venne eseguita una sanatoria sull’uso di energia elettrica», denuncia il segretario del Pd e consigliere comunale Roberto Zanin. Replica l’assessore al Turismo Luigi Geronazzo: «Il Comune non ha autorizzato alcuna barca all’attracco. A noi risulta che quella barca aveva avuto permessi da Venezia per restare lì». —



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