Abbattuti due alberi secolari

Le piante sono state eliminate dal giardino della Guggenheim

Abbattuti due alberi secolari nel giardino di Peggy Guggenheim. Rimangono appena quattro alberi ad alto fusto nel celebre giardino pensile che si affaccia sul Canal Grande. Tagliati un tiglio e una sofora, entrambi presenti nella parte Nord del giardino che ospita le sculture di Nasher. L’imponente tiglio, dal tronco robusto e alto, si trovava a pochi metri dal Trono di Peggy e apparteneva al giardino prima che i Guggenheim acquistassero la proprietà nel 1948. Lo conferma Arianna Remoli dello Studio Thiene che si è occupata dell’area verde del museo, in merito al resturo complessivo iniziato e già ultimato lo scorso gennaio, come è stato diffusamente scritto. Probabilmete i due alberi secolari si trovavano nel giardino di palazzo Venier Leoni già nel 1910. Anni in cui quelle stanze erano abitate dall’eccentrica Luisa Casatti. Certamente, assieme alla sofora, il tiglio era uno dei capisaldi del giardino di Peggy, quando la signora americana ospitava lì Picasso e Pollock.La ducumentazione fotografica lo dimostra. Dell’affetto che la signora america nutriva per quel tiglio ne è spia la collocazione del Trono proprio all’ombra dell’albero che non c’è più. La posizione del trono non è arbitraria, ma scelta personalmente dalla signora Guggenheim , che li preferiva farsi immortalare. I due alberi sono stati abbattuti nei primo giorni di febbraio, e ora riempino qualche discarica. «Il tiglio era irrecuperabile», spiegano dalla direzione del museo, «presentava segni di marcitura sia all’interno che all’esterno del tronco». Invece, la sofora, «premeva contro la casa di Peggy» e stava danneggiando gli ornamenti esterni. Tant’è che non c’è più. Nel frattempo la vegetazione è stata implementata con tre betulle americane, appena piantate, e tre cipressi, che restituiranno ossigeno agli oltre 4mila visitatori annui che affollano il Guggenheim. La scelta della nuova vegetazione è in linea con il progetto di ristrutturazione firmato Thomas Waltz, designer di giardini. «Waltz ha immaginato un giardino che rappresenti un ponte tra Venezia e gli Stati Uniti», dicono dal museo, «dove Peggy aveva deciso di abitare e dove era nata». (ma.pe)

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