A4, la coda raggiunge 14 chilometri

Nel pomeriggio la Protezione civile distribuisce acqua agli automobilisti
La coda è elastica ma sempre coda è. Alle 7 di ieri mattina, al casello di Villabona dell’A4, erano «solo» cinque chilometri. Sono sempre cinque chilometri chiusi nel proprio guscio di metallo ad avanzare lentissimi contando i minuti come i grani di un rosario. Fortunati quelli che sono riusciti a passare, perché tre ore dopo, alle 10, il fiume metallico si è allungato a otto chilometri. E’ un bellissimo sabato d’estate, a Venezia c’è il Redentore con i suoi «foghi» e i bigoli in barca, in terrazza o sulla riva, il sole è già implacabile, bello quando sei in spiaggia, oggetto di maledizioni quando sei chiuso in macchina con l’aria condizionata a manetta che, poverina, più di tanto non può fare. La tecnologia aiuta, i miracoli li fanno solo i santi. La Protezione Civile del Comune ha mandato i volontari fra Villabona e Dolo-Mirano: dalle 14 in cinque hanno distribuito centinaia di bottiglie di acqua minerale agli intrappolati in auto. E mentre passano le ore il copione fa replay: alle 16 la coda in attesa di uscire a Villabona è già di nove chilometri. Alla Società Autostrade il copione lo conoscono a memoria: guardano i monitor che dall’alto degli occhi delle telecamere la registrano, la coda del weekend estivo, la fotografano, la archiviano.


Voglia di vacanza, commedia all’italiana, metallo e asfalto, come in un romanzo underground ma senza la poesia metropolitana. Nel pomeriggio la coda di automobili a Villabona, in attesa di uscire dall’A4 in direzione Trieste, s’allunga ancora e arriva a 14 chilometri, con i primi rallentamenti e poi la litania del metro per metro già prima del casello di Dolo-Mirano. La segnalazione della Polstrada di Padova è delle 16.15: secondo la Polizia l’aumento del traffico è dovuto, oltre all’esodo estivo di metà luglio, anche alla festa del Redentore. Assodato quindi che chi voleva andare in spiaggia - Jesolo, Eraclea e le altre località balneari della nostra costa - è partito la mattina presto ed è stato più fortunato degli automobilisti del pomeriggio. Condimento delle code, come il cacio sui maccheroni, fino al pomeriggio tanti piccoli incidenti, soprattutto tamponamenti, con danni ai mezzi ma per fortuna solo contusi o feriti leggeri. Verso sera la situazione è peggiorata per il grave incidente, un mortale, in A4 nei pressi di Verona in direzione Venezia che ha avuto inevitabilmente l’effetto tappo, bloccando in autostrada anche i ritardatari diretti in laguna per la festa del Redentore. Oggi la «notte famosissima» non c’è, qualche vacanziero da un giorno partirà lo stesso, ma sono annunciate code per il rientro. Stesso copione ma nel senso inverso.

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