A S.Giuliano il canile sanitario è pronto da mesi. Ma resta chiuso

La nuovissima struttura realizzata dall’Usl 3 resta in attesa della costruzione del nuovo canile-rifugio per il quale si è chiuso il bando di gara il mese scorso
Fotoagenzia Candussi / Favarato / Parco San Giuliano , Mestre / Vedute zona ex canile e struttura adiacente grigia
Fotoagenzia Candussi / Favarato / Parco San Giuliano , Mestre / Vedute zona ex canile e struttura adiacente grigia

Il nuovo ospedale per cani – nel’area a nordest del Parco di San Giuliano, accessibile da via Orlanda, è stato costruito dall’Usl 3 Serenissima è pronto da circa un anno e ha tutto il necessario per curare cani abbandonati e bisognosi di cure urgenti prima di finire in un rifugio o adottati da chi li ama davvero o cani con padrone ma in “quarantena” dopo un morso.

Si tratta del “canile sanitario”, una struttura moderna e pronto all’uso ma resta chiuso, in attesa del nuovo canile che dovrebbe essere costruito accanto all’area, dietro l’hotel Russott, dove sorgeva il vecchio rifugio comunale per cani senza padrone che, al momento, vengono ospitati nel canile rifugio dell’Enpa a Gambarare di Mira.

Il bando per la costruzione del nuovo canile a San Giuliano, atteso da anni dalle associazioni cinofile locali, si è chiuso lo scorso 39 agosto e a giorni si vorrebbe saper l’esito della gara e l’impresa a cui saranno affidati i lavori di costruire e allestire il nuovo canile-rifugio di 4.500 metri quadrati (di cui 300 metri quadri coperti e 500 metri quadri di superficie scoperta), capace di ospitarne un centinaio di animali in un fabbricato provvisto da due file di casette modulari di misure variabili in rapporto alla taglia del cane ospitato. Per la sua realizzazione il comune di Venezia, ha stanziato in bilancio 1,4 milioni di euro e, dopo un serie di rinvii, ha indetto la gara di affidamento dei lavori di costruzione, scaduta pochi giorni fa.

Il progetto del nuovo canile di San Giuliano prevede anche il completo rifacimento di tutti gli impianti, delle tecnologie necessarie per la sorveglianza della struttura e la sistemazione delle aree esterne con il riordino dei percorsi pedonali e carrabili.

Nell’area di confine con l’impianto Veritas è prevista la messa a dimora di una siepe e di specie arbustive mentre, subito dopo il fossato, sarà realizzata una barriera anti-rumore con l’impiego di pannelli fonoassorbenti mascherati a vegetazione.

A sollecitare più volte l’amministrazione comunale a realizzare il nuovo rifugio è stato tutto il cartello delle associazioni cinofile, locali e nazionali, dall’Enpa al comitato tutela cani di San Giuliano e Lav, fino alla Lega nazionale per la difesa del cane, Alani Rescue Onlus, Ciotole piene e pance felici.

Il mese scorso l’Usl 3 ha autorizzato la stipula di una convenzione con il Comune di Venezia per la «cessione temporanea, a titolo gratuito, del diritto di proprietà delle strutture murarie del canile sanitario del Parco di San Giuliano. In pratica, questo specifico «atto convenzionale», l’ospedale per cani risulterà – per il periodo stabilito di trenta anni – di proprietà della Usl che ne ha sopportato i costi di costruzione, rimanendo la proprietà dell’area in capo al Comune. La costruzione di una nuova struttura a San Giuliano è stata rinviata più volte con una proroga per l'utilizzo della vecchia struttura fino alla fine del 2017, quando i cani abbandonati di competenza del Comune di Venezia sono stati trasferiti al rifugio di Mira, ma sono rimasti ancora per più di una anno i cani di competenza dei Comuni di Marcon e Quarto d'Altino. —

Gianni Favarato

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