A Rialto da martedì arriva la barca ecocentro

Si potranno conferire pile, olio, piccoli elettrodomestici, vernici. Un servizio per gli utenti

VENEZIA. Pile della macchina fotografica o del motore della barca, la stampante che non funziona più, l’olio usato, il barattolo di vernice a metà o il phon bruciato: da martedì 15 ottobre sarà possibile portare i propri rifiuti pericolosi direttamente nella primo “ecocentro acquatico”, che Veritas ormeggerà al pontile del mercato di Rialto, tutti i giorni dal lunedì al venerdì, dalle 8 alle 11 e dalle 14 alle 15.30, festivi esclusi. Un servizio riservato agli utenti, non alle attività commerciali. «Si tratta di una chiatta il cui cassone è diviso in scomparti. si potranno quindi consegnare rifiuti pericolosi, pile e accumulatori, barattoli di vernice, contenitori vuoti di olio, olio vegetale da cucina e piccoli oggetti elettrici ed elettronici, come ad esempio frullatori, robot da cucina», chiarisce un comunicato di Veritas, «l’Ecomobile accetta anche carta cartone e Tetra Pak e vetro plastica lattine e metalli, solo nei rispettivi giorni di raccolta». Tutti materiali che possono essere consegnati anche all’Ecocentro di Santa Marta, fronte canale Scomenzera, all'interno della banchina della Veneziana di Navigazione, aperto martedì e giovedì dalle 14 alle 18 e sabato dalle 12 alle 18. L'obiettivo è naturalmente quello di diminuire l'abbandono abusivo di rifiuti pericolosi e, al contempo, aumentare la raccolta differenziata, ferma a Venezia a quota 27,8%, contro una media del Comune del 43% e del 53,8 in terraferma. Ovvio che la città storica paga anche la pressione turistica, che porta a 2,3 chili al giorno, contro l'1,7 di un abitante del Comune e la media del Veneto di 1,27 chili a testa: solo a Venezia città, Veritas raccoglie ogni anno 53 mila delle 167 mila tonnellate di rifiuti dell'intero comune. «E’ un’opportunità in più che offriamo ai cittadini», commentano a una voce il direttore generale di Veritas, Andrea Razzini, e l’assessore all’Ambiente Gianfranco Bettin, «la raccolta differenziata spinta e il riutilizzo dei rifiuti è l’unica alternativa sostenibile dal punto di vista ambientale ed economico alle discariche e agli inceneritori. Non è un caso che solo il 4% dei nostri rifiuti finisca in discarica». (r.d.r.)

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