A processo per l’accoltellamento e la rissa sull’autobus

SPINEA. Ha accoltellato un ragazzo in Piazzale Roma, nella notte dell’ultimo sabato di Carnevale dello scorso anno, provocandogli lesioni con oltre due mesi di prognosi. Poi, sull’autobus per Mirano, aveva di nuovo perso il controllo, aggredendo e ferendo - più lievemente - un altro passeggero. Bledar Vokkri, albanese residente a Spinea, era stato identificato qualche giorno dopo dai carabinieri e da allora si trova in carcere, dopo un’evasione dagli arresti domiciliari. Ieri, la giudice per le udienze preliminari Barbara Lancieri ha accettato l’accordo di patteggiamento raggiunto tra l’avvocato difensore Roberto Baglioni e la Procura, a condizione che - come promesso dall’imputato - sia risarcita prima la vittima della brutale aggressione. L’udienza è stata così rinviata al 20 marzo, per la definizione dell’accordo, che dovrebbe assestarsi su una pena attorno ai 2 anni e mezzo di reclusione, per lesioni volontarie aggravate e porto d’arma impropria.

Contemporaneamente, davanti al giudice monocratico Rocco Valeggia, ieri, doveva rispondere delle stesse accuse anche il cugino di Bledar, Fation Vokrri, che però respinge responsabilità dirette nell’accaduto e - difeso dall’avvocato Serpico - ha scelto la strada del processo in aula, che non prevede sconti in caso di condanna: a lui, la Procura contesta di aver partecipato alla rissa a bordo del bus, con calci e pugni. Processo rinviato al 14 ottobre.

I fatti risalgono al febbraio dello scorso anno: due aggressioni coltello alla mano - la prima, a piazzale Roma, gravissima a danno di un ragazzo - per motivi futilissimi, una sguardo e una parola non gradita.

Il giovane veneziano era stato ferito gravemente, trasportato d’urgenza in ospedale, dopo aver perso molto sangue, con una prognosi di oltre 60 giorni. A bordo dell’autobus di linea 7 diretto a Mirano, era invece scoppiata una vera e propria rissa, che aveva coinvolto 7 persone. (r.d.r.)