A Mestre un "caffè sospeso" per gli indigenti

Mestre. L'iniziativa è del titolare del Wilmer's Snack Bar, che ha copiato l'usanza napoletana
Caffè sospeso
Caffè sospeso

MESTRE."Qui caffè sospeso". C'è chi entra e domanda se, per caso, è rotta la macchinetta del caffè, chi legge e passa diritto, senza staccare il naso dallo smartphone e chi rimane incuriosito e si informa. Chi l'ha dura alla fine la vince e così Wilmer Fogarin, il titolare dell'omonimo locale di Corso del Popolo, Wilmer's Snack Bar, è riuscito a far entrare in testa ai clienti del suo bar, che un caffè sospeso non è una brutta cosa, e non significa nemmeno che c'è qualche intoppo nella macchinetta.

Sta invece a significare che chi non ha i soldi o per qualche motivo non ha contante con sè, può berlo senza pagare, perché un caffè non si nega a nessuno, povero o ricco che sia. Specialmente al mattino.

“A Napoli”, racconta il titolare, “c'è l'usanza di bere il caffè e di lasciarne uno di pagato per le persone indigenti, a Milano in questi giorni c'è "Host", il salone internazionale del caffè e ci sono decine di bar della città che assieme a Confesercenti hanno scelto di aderire, così ho pensato di mettere in atto questa iniziativa. Quando uno entra in un bar a Napoli chiede "ho un caffè sospeso"? Ecco vorrei che nel mio bar accadesse la stessa cosa”.

Detto fatto. Wilmer ha appeso fuori il cartello da più di una settimana. Racconta: “Tanti mi chiamano, mi chiedono cosa sia, pensano abbia la macchinetta rotta. Chi ha capito di cosa si tratta, invece, lo fa. E' un modo per sensibilizzare le persone, per questo ci ho pensato anche io”. “Sicuramente non è un'usanza che da noi è nota come a Napoli, però c'è chi entra e lo fa e chi lo chiede. E se andiamo a zero, se cioè una persona che non ha da pagare vuole un caffè e non è statoprecedentemente saldato, allora lo offre la cassa, cioè lo offro io, questa è la regola”. Aggiunge: “Inoltre, in questa zona ci sono persone del Sud che vengono in questo locale perché magari lavorano a Marghera o da altre parti e sanno di cosa si tratta ,così lo chiedono”.

Wilmer si è anche inventato i venerdì musicali, feste a tema e sopresa per favorire l'aggregazione e rivitalizzare la zona. “Prima degli Happy Friday, io avevo già messo in atto questa iniziativa, sono stato il primo”.

Prossimo appuntamento il 27 ottobre con Alterego "A volte ritornano".

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