A Mestre Corte Legrenzi si svuota, chiude anche il ristorante
A giorni abbasserà le serrande il locale di Hu: «Ci concentriamo su via Torino». E a fine mese si trasferisce in via Manin anche il negozio di tisane e infusi

Foto Agenzia Candussi/Scattolin/ Mestre, Corte Legrenzi/ Negozi chiusi in Corte Legrenzi
MESTRE. E’ uno degli angoli più belli di Mestre ma negli ultimi mesi si sta svuotando di negozi e attività. Più di un anno fa il panificio Pan di Zucchero, si è trasferito da Corte Legrenzi (dove aveva aperto nel 2010) a via Rosa, poche settimane è stata la volta del negozio di abbigliamento Miht, che si è trasferito in piazza Ferretto nel negozio che un tempo ospitava Quadrelli, a due passi dalla torre civica. Prima ancora aveva chiuso il bar Scudo e il negozio di abbigliamento Potpourri, sotto i portici.

Foto Agenzia Candussi/Scattolin/ Mestre, Corte Legrenzi/ Negozi chiusi in Corte Legrenzi
Ora invece è la volta del ristorante che chiuderà tra pochi giorni, mentre a fine mese si trasferirà anche la Corte del Te, che troverà una nuova casa in via Manin, dove le vetrate sono già state tappezzate di cartelli che annunciano la nuova apertura. Tante chiusure e trasferimenti, motivi simili e diversi. Certo è che la chiusura del ristorante “O Legrenzi” è un brutto colpo per la Corte. Ad aprirlo e gestirlo in questi mesi è stato l’imprenditore Matteo Hu, titolare anche del ristorante giapponese Aki di via Torino. «Chiudiamo per una scelta imprenditoriale perché abbiamo tanti fronti aperti», spiega l’imprenditore Hu, «e ora in particolare vogliamo concentrarci sull’attività all’Hybrid Tower di via Torino, dove il ristorante sta andando bene e dove stiamo preparando i nuovi menù proprio in questi giorni. Ci sarebbe piaciuto sviluppare di più l’attività del ristorante, ma è stato impossibile per volontà indipendenti dalla nostra».
Incomprensioni e difficoltà di relazione con la proprietà dei negozi che hanno caratterizzato anche molte altre attività che nei mesi scorsi hanno preso il largo, lasciando vuota la corte. Un discorso che però non sembra riguardare la Corte del Te, aperta da due anni, che si trasferirà in un paio di settimane in via Manin. «Il nostro negozio vende generi alimentari ed è troppo esposto al sole», spiegano dal negozio, «avevamo bisogno di posizione migliore, e l’abbiamo trovata in via Manin». A resistere e a garantire un po’ di vivacità all’area restano l’enoteca-ristorante Da Gino e il bar che in tempi più recenti gli ha aperto proprio di fronte, all’angolo con il piazzale delle poste.

Foto Agenzia Candussi/Scattolin/ Mestre, Corte Bonzio/ Negozi chiusi in Corte Bonzio
La situazione di Corte Legrenzi sta preoccupando anche la Confesercenti, che per rilanciare il commercio del centro sta ora lavorando all’idea del distretto di Mestre che - sull’esempio di quanto già fatto a Zelarino, dovrebbe aiutare i commercianti aderenti al distretto a raccogliere fondi dalla Regione per organizzare iniziative e manifestazioni capaci di attirare persone. In questi mesi in Corte Legrenzi ci hanno provato con iniziative come i mercatini e le vetrine condivise ma la svolta, nel lungo periodo, potrebbe arrivare con l’apertura del Museo del Novecento (M9) che dovrebbe dare una svolta a tutta l’area centrale dei Mestre compresa l’area, di cui ormai è completata la ristrutturazione, dell’ex convento, che diventerà uno spazio commerciale, con corte interna, strettamente legata all’area museale. L’apertura del Museo del Novecento è prevista per il dicembre del 2018. La parte commerciale dell’ex convento sarà pronta prima, ma l’apertura sarà comunque contestuale.
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