A Jesolo c'è la mappa interattiva per i defibrillatori

La posizione dei 100 apparecchi Dae posizionati in città sarà immediatamente consultabile in caso di emergenza
Una schermata della mappa interattiva dei dispositivi Dae, questa a Jesolo Paese
Una schermata della mappa interattiva dei dispositivi Dae, questa a Jesolo Paese
JESOLO. Una mappa digitale interattiva, consultabile tramite pc, smartphone, tablet per poter vedere dove si trovano i circa 100 defibrillatori automatici esterni (DAE) installati a Jesolo nell’ambito del progetto “Jesolo città cardioprotetta”. È questa l’importante novità che riguarda l’iniziativa lanciata un anno fa dall’amministrazione comunale di Jesolo cui hanno collaborato l’Azienda sanitaria Usl 4 Veneto Orientale e l’associazione Veneto Chioschi, che ha donato quattro dispositivi assieme al Comitato civico di piazza Marconi.
 
Accedendo al sito internet del Comune di Jesolo alla sezione “Salute e Sociale” è possibile trovare la pagina dedicata al progetto e consultare la mappa che indica tutti i punti, anche con l’ausilio di fotografie, in cui sono presenti i defibrillatori potendo avere informazioni sulla loro localizzazione e disponibilità.
 
«Ad un anno di distanza dalla presentazione ufficiale oggi possiamo verificare la validità di questo progetto che ha permesso a Jesolo di essere la prima località balneare della costa veneziana davvero cardioprotetta - commenta l’assessore alla Sicurezza della città di Jesolo, Otello Bergamo -. Assieme alla Bandiera Blu e alla Bandiera Verde, questa qualifica rappresenta una sicurezza in più per i nostri cittadini e per i nostri ospiti che possono vivere la città e frequentarla sapendo di avere uno strumento che può salvare la vita».
 
I DAE sono dispositivi preziosi che in caso di arresto cardiaco improvviso possono fare la differenza nella tempestività del soccorso e contribuire a salvare delle vite. Nel corso del 2018 sono stati posizionati in luoghi pubblici, piazze, impianti sportivi, palestre, piscina comunale, lo stadio Picchi e presso le strutture stagionali di accoglienza, sorveglianza e salvataggio come hotel, villaggi turistici, IAT, discoteche e discobar, parco Aqualandia, torrette di salvataggio e capanni di primo soccorso in arenile. L’ultimo è arrivato pochi giorni fa, donato dalla Croce Rossa Italiana ed è stato installato presso il Centro Diurno “Pertini” di Jesolo paese.
 
Accanto alla disponibilità di questi dispositivi, il Comune attraverso una stretta collaborazione con l’Azienda Ulss4 Veneto Orientale è stato impegnato nella formazione all’uso dei DAE, sensibilizzando gli operatori economici e i cittadini sull’importanza di questo strumento. Entro la fine del 2019 saranno oltre 100 le persone qualificate all’utilizzo dei defibrillatori e in grado di essere di aiuto in caso di necessità.
 
«A confermare l’importanza di questa iniziativa sono i numeri. Ogni anno in Italia, oltre 50 mila le persone sono vittime di arresto cardiaco improvviso. Il rapido intervento con rianimazione cardiopolmonare e defibrillazione nei primi 3-5 minuti dall’inizio dell’arresto, può portare ad un tasso di sopravvivenza fino al 50-70%; le probabilità calano invece del 10-12% per ogni minuto di mancato intervento - aggiunge il direttore dell’U.O.S.D.
Coordinamento dei Servizi Sanitari Estivi dell’Ulss4, Fausto De Ferra -. Se utilizzato in tempo utile, da persone formate, il DAE, assieme alla rianimazione cardiopolmonare può quindi raddoppiare o triplicare la probabilità di sopravvivenza».
 

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