Mirano, volontari in azione per la cura dei beni pubblici

Vincolato dal Patto di stabilità il Comune chiama a raccolta i suoi cittadini Saranno chiamati a fare piccoli lavori di edilizia, manutenzioni e giardinaggio

MIRANO. Piccole manutenzioni in città: se con i vincoli del Patto di stabilità non se ne va fuori, il Comune chiama a raccolta i cittadini. Partono anche a Mirano le squadre di volontari incaricati di svolgere piccoli lavori di edilizia, dipinture e giardinaggio. Adesso la panchina da sistemare, la recinzione divelta al parco, le foglie sulla pista ciclabile e le giostrine inutilizzabili al parco giochi potranno essere sistemate direttamente dalle squadre di “Prendiamoci cura della nostra città”.

Il modello è quello inaugurato per primo a Spinea, qualche anno fa: potranno dare la loro disponibilità singoli cittadini, associazioni e comitati di quartiere, ai quali il Comune garantirà copertura assicurativa e materiali. Dopodiché i volontari potranno mettersi a realizzare quegli interventi coordinati e programmati da un’unica regia. Già questo inverno. In questo modo cittadini, associazioni e comitati, potranno passare dalla protesta alla proposta, incaricandosi di ovviare a ogni piccola situazione di degrado e incuria riscontrata in città. Il Comune, dal canto suo, coordinerà gli interventi, risparmiando sulla manodopera, visto che la manutenzione, essendo puro volontariato civico, sarà quasi a costo zero per l’ente.

A Spinea, che da questo punto di vista ha fatto scuola anche fuori dal Veneto (lo scorso anno venne in città il sindaco di Cattolica a studiare il progetto), i volontari di “Mi prendo cura della mia città” sono ormai realtà consolidata, che ha acquisito nel tempo capacità autonoma nel campo delle piccole manutenzioni, in particolare delle scuole, dei parchi e delle aiuole. Il Comune l’ha così allargato anche ad altri campi di pubblica utilità, come quello ambientale per la corretta raccolta dei rifiuti e del sociale, con i volontari impegnati nel mutuo aiuto e nell’orientamento per chi cerca lavoro.

Mirano parte ora con le manutenzioni, spinto in questo dagli stessi cittadini che in più occasioni si sono proposti per primi per farsi carico di alcuni lavori pubblici, stanchi di vedere e lamentarsi di situazioni irrisolte: a Vetrego ad esempio, dove il locale comitato ha proposto di curarsi delle aiuole in centro, o in via Battisti, dove fiori e piantine davanti alla scuola sono ora in mano alla gente del quartiere.

Gli interventi potranno riguardare l’arredo urbano, con la riparazione di panchine, cestini e staccionate, il verde pubblico, con la lavorazione del terreno, la piantumazione di bulbi, fiori e piccole piante, l’annaffiamento e le potature, la viabilità, ad esempio con la pulizia di un’area e infine edifici e strutture, con lavori come la ridipintura di locali, infissi e arredi.

Filippo De Gaspari

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