Veronese ha scelto il Venezia

All’ex attaccante del Pavia si aggiungono Pederzoli (Juventus) e Filippini (Atalanta). Taccucci va a Monza Corradi al Pergocrema E dopo Oscar Brevi si tratta il fratello Enzo di proprietà del Siena
MESTRE. Il Venezia chiude con tre «botti» la prima fase del mercato estivo. Due nomi conosciuti e a lungo inseguiti: Marco Veronese del Pavia e Alex Pederzoli della Juventus, entrambi messi sotto contratto con un accordo della durata biennale. E una new entry: l’esterno sinistro di centrocampo Alberto Filippini , prodotto del florido settore giovanile dell’Atalanta, arrivato in prestito con diritto di riscatto della metà del cartellino da parte del Venezia. Il lungo corteggiamento del Venezia a Marco Veronese è invece finalmente terminato ieri, quando l’attaccante milanese ha accettato di vestire maglia arancioneroverde.


Inseguito a gennaio, Veronese non arrivò in laguna per il diniego di Zerbini di accasarsi al Pavia. Poi si «vendicò» nella gara di ritorno in campionato giocata sotto il diluvio in Lombardia, giustiziando Aprea con un perentorio colpo di testa su calcio d’angolo, che vanificò sia il tentativo di parata del portiere campano, sia il salto di Stefano Bono che si era appostato sulla linea di porta. Veronese arriva così a completare il reparto offensivo che comprende come punta centrale anche Manolo Gennari, mentre come attaccanti esterni Corradini ha attualmente a disposizione Marco Moro e Paolo Poggi.


Si è sbloccata anche la vicenda di Alex Pederzoli , 23 anni compiuti il 3 marzo. Talentuoso centrocampista, piacentino di nascita, una delle promesse più ammiccanti della Primavera della Juventus è ora del Venezia. Un elemento che Corradini conosce molto bene, ma che ha faticato a imporsi una volta lasciata la casa madre, altrimenti non si spiegherebbe il «pellegrinaggio» tra Como, in serie B, Rimini, Reggiana, Lucchese, Torres e Pro Sesto. Un cammino che nell’ultima stagione lo ha portato prima a Pistoia (9 presenze) da Bruno Tedino e poi, da gennaio, in Puglia al Manfredonia con 13 presenze e 2 reti segnate.


Attaccante più che centrocampista è anche Alberto Filippini, ventenne bresciano, cresciuto nelle giovanili dell’Atalanta. Giocatore che nella passata stagione ha cercato fortuna, senza trovarla, prima a Salerno - dove il club nerazzurro l’aveva mandato insieme al difensore Bergamelli - e poi, a partire da gennaio, a Sassuolo. Ma nemmeno nella squadra di Gianmarco Remondina l’esterno sinistro ha trovato molto spazio. Il Venezia lo ha chiamato per fungere da vice Pradolin, che a questo punto non dovrebbe più lasciare il club.


Se ne vanno dalla corte di Giancarlo Corradini l’esterno destro difensivo Marco Taccucci , tre reti nella passata stagione, che si è accordato con il Monza al quale il Venezia lo ha ceduto a titolo definitivo. Gli arancionervoerdi puntano quindi su Ivan Pedrelli e Ruben Grighini come terzini a destra. E’ finalmente terminato il lungo corteggiamento del Pergocrema per Luca Corradi, di cui il Venezia aveva rinnovato la compartecipazione con il Chievo a fine giugno. Il Pergocrema rimane in attesa del rientro di Alessandro Piovesan dal viaggio di nozze per definire il ritorno del centrocampista mestrino.


Viene per il momento invece congelata la trattativa per riunire i fratelli Brevi in arancioneroverde. Oscar, il difensore, si è già accordato. Il 37enne Ezio Pietro , il centrocampista del Siena (22 presenze, 1180’ giocati e una rete nella scorsa stagione, rimane in stand-by dal momento che in mezzo al campo il Venezia, come mediani, ha già Stefano Bono e Daniele Mattielig. «Se non arrivano richieste che non si possono rifiutare per uno dei nostri centrocampisti - ha spiegato Andrea Seno - dobbiamo considerare il reparto già al completo».


Ezio Brevi, mediano di 1.80, ha giocato con Pro Sesto, Fiorenzuola, Triestina, Ternana, Reggina, Genoa e Catania, prima di essere chiamato dal Siena in serie A. I fratelli Brevi non hanno mai avuto l’occasione di giocare insieme finora. E il Venezia si fida di Bono e Mattielig, mentre Pederzoli completa un reparto che può contare anche sull’apporto di Romondini.

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