Si è fermata la marcia di Natalia Marcenco Fu regina del mondo

SANTA MARIA DI SALA
Atletica in lutto, è scomparsa la marciatrice Natalia Marcenco. Si è spenta all’età di 66 anni, vinta da un male incurabile. Viveva con la famiglia a Caltana di Santa Maria di Sala. Già campionessa mondiale, è stata una tra le massime esponenti dell’atletica master veneta e una delle master italiane più vincenti di sempre, con un incredibile palmares nelle gare di marcia, dove ha vinto 69 medaglie internazionali.
Di origini russe, si era innamorata del nostro Paese, tanto da decidere nel 1995 di trasferirsi in Italia, stabilendosi nel Veneziano. Da giovane aveva praticato il mezzofondo. Mentre all’attività master si è avvicinata nei primi anni Novanta, quando la marcia femminile entrò a far parte dei programmi agonistici. Naturalizzata italiana, dal 2000 ha iniziato a vestire i colori azzurri. Fino al 2015 è stata tesserata per l’Assindustria Sport Padova, con cui ha partecipato a tante edizioni delle finali nazionali dei campionati di società assoluti. In seguito è approvata all’Aristide Coin Venezia. Nella sua carriera di atleta master, ci sono ben 69 medaglie ai campionati internazionali. L’apice lo ha raggiunto nel 2017 quando, ai Mondiali indoor di Daegu, in Corea del Sud, vinse l’oro individuale nei 3000 metri di marcia W60 e nella 10 km di marcia. E poi una sfilza di titoli europei e altri prestigiosi successi.
Il suo ultimo acuto internazionale risale al 2018, con l’argento a squadre ai Mondiali di Malaga. Poi la scoperta della malattia. Nel marzo 2020 ha sostenuto le ultime gare, con la partecipazione ai campionati regionali indoor master. Evento a cui ha partecipato con i colori della società sportiva di cui è stata fondatrice e dirigente: l’Ailatan. Che poi non era altro che il suo nome, letto al rovescio. Donna di sport a 360 gradi, è stata anche allenatrice e fisioterapista. L’amore per l’atletica lo ha trasmesso al figlio Igor Sapunov, che a sua volta è diventato atleta master di ottimo livello.
Cordoglio per la morte di Marcenco è stato espresso dal presidente nazionale della Fidal, Stefano Mei. A cui si sono aggiunti il nr uno dell’atletica veneta, Francesco Uguagliati, la commissione regionale master e l’intera atletica veneta. —
GIOVANNI MONFORTE
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