Rugby: Facchini leader dei Dogi, si dimette dal Marchiol Mogliano

MOGLIANO. A quattro giorni dalla storica serata di Monigo, una nomina che continua a maturare sentimenti, valutazioni e idee.
«L’ho detto a caldo dopo l'assemblea di lunedì, lo ripeto ora: essere il primo presidente dei nuovi Dogi è per me un motivo di enorme orgoglio, personale ma anche e soprattutto per il fatto che deriva dal lavoro svolto per il mio club, con cui mi sento di condividere al 100% questo onore, che in realtà è anche un discreto onere». Volente o nolente, dopo la riunione plenaria del rugby veneto, coordinata dal comitato regionale e ospitata dalla Benetton Treviso che ha sancito la nascita della Unione Rugby I Dogi, erede della mitica selezione ad invito, il nome di Roberto Facchini (nella foto) resterà scritto negli annali. Una responsabilità non da poco, per il lavoro in sé, ma anche per il carico di aspettative (amichevoli e non, vista la lettura anche politica che se ne sta facendo) nei confronti di un progetto giocoforza costretto a misurarsi d’ora in avanti con il peso del simbolo identitario più forte della storia ovale di questa regione.
«Ne sono perfettamente consapevole, ma il progetto nasce da un percorso di profonda condivisione a tutti i livelli del nostro movimento, con una percentuale di adesione vicina al 100%, e questo significa qualcosa», commenta il presidente, «la parola d’ordine del mio mandato sarà sostegno, perché, come in campo, senza di esso la squadra non va da nessuna parte, lo stesso accadrà per qualunque azione attivata come Dogi a breve, medio e lungo termine, le prime delle quali saranno annunciate già nei prossimi giorni».
Facchini annuncia le sue dimissioni dalla presidenza del Marchiol: «A fine stagione le mie dimissioni da presidente del Mogliano Rugby saranno non solo formalizzate, ma irrevocabili. Dopo molti anni credo sia giunto il momento di dare spazio a forze e visioni nuove, certo comunque di un passaggio di consegne che sarà indolore, viste la persone di qualità che per il Mogliano hanno dato e continueranno a dare tanto».
Gianluca Galzerano
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