Rampazzo alle Bermuda al World Rugby Classic

MIRANO. Farà un lungo viaggio la borsa dell’Armata Brancaleon di Filippo Rampazzo. La “sacca” degli Old del Mirano, infatti, accompagnerà l’ex giocatore classe ’71 fino alle isole Bermuda, dove dal 6 al 13 di questo mese si terrà il World Rugby Classic, una sorta di mondiale per chi ha chiuso con l’agonismo o sta per farlo. Non è il solito torneo per over 35. Tanto per capire, il criterio per essere chiamato dalle rappresentative è severissimo, ovvero avere ottenuto almeno un cap con la propria nazionale maggiore o ave giocato almeno una partita nelle coppe europee. Un paletto non da poco, che permette al torneo un livello di spettacolarità eccezionale. Tanto per gradire, la stella assoluta alle Bermuda sarà Shawn Williams, leggendaria ala “vecchia maniera” del Galles (87 presenze e 60 mete per lui con la squadra del Dragone), senza dimenticare i neozelandesi Andrew Hore, campione del mondo nel 2011, Andrew Mehrtens.
E l’Italia selezionata da Marcello Cuttitta non sarà da meno, visto che “Pippo” Rampazzo avrà come compagni di squadra gente del calibro di Martin Castrogiovanni, Pablo Cannavosio e Gert Peens, solo per fare qualche nome. Ex trequarti di Mirano, Petrarca, Mogliano e Riviera, Rampazzo è carico in vista di questo appuntamento. «Sono pronto, la borsa dell’Armata Brancaleon mi accompagnerà in questa avventura», racconta, «alle Bermuda non vado come ex del Mirano o del Petrarca, ma come attuale giocatore dell’Armata e la voglia di portare un po’ di allegria miranese c’è tutta. Shawn Williams? Di sicuro ci sarà la stretta di mano a fine gara, due chiacchiere e una foto, in campo mi sa tanto che sarà dura stare al suo passo».
Spirito goliardico di ordinanza, Rampazzo è stato colto di sorpresa dalla chiamata di Cutitta, «Con gli Italian Classic (il nome della rappresentativa italiana, ndr) avevo già avuto modo di giocare qualche tempo fa in Galles», spiega il trequarti di scuola miranese, «ed era stata davvero una bella esperienza. Poi è arrivata questa convocazione, che mi ha riempito di gioia e mi ha stupito allo stesso tempo. Che dire, sono carico, anche se mia moglie non è proprio entusiasta di questa spedizione. Ad ogni modo, oggi si parte da Milano, ieri c’è stata la cena per “fare” squadra». Il World Rugby Classic sarà roba da gente tosta.
«È’ di fatto un campionato mondiale», racconta Rampazzo, «e tutti ci daranno dentro, il primo obiettivo è quello di divertirsi e non farsi male. Come minimo ci saranno da giocare due partite».
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