Pioggia, vento e freddo: lo Spinea non riesce a scalare il Monte

LA PARTITA INIZIA CON 45’ DI RITARDO PER L’INFORTUNIO DELL’ASSISTENTE 
Alessandro Ragazzo

SPINEA

Zero gol, tanto impegno e parecchia pioggia. Così si può sintetizzare la gara tra Spinea e Montebelluna, giocata sotto l’acqua battente. Entrambe hanno provato a fare qualcosa ma stavolta era davvero difficile imporsi. E lo 0-0 ne è la logica conseguenza. Da segnalare il debutto in Serie D del portiere spinetense Fiorenzato, 17 anni. La partita inizia con 45 minuti di ritardo per trovare un sostituto all’assistente donna Nidaa Hader, rimasta vittima di una distorsione a una cavigilia per aver messo male il piede prima dell’inizio della gara. Dall’altoparlante si fa appello se in tribuna è presente un tesserato Aia e al fischio d’inizio c’è Gabriele Soncin di Mestre. L’attesa non aiuta certo i giocatori e i presenti sulle tribune, già infreddoliti da un tempaccio da lupi.

La pioggia allenta il terreno di gioco e qualche appoggio risulta difettoso soprattutto a centrocampo. Diversi perdono l’equilibrio. I padroni di casa propongono 4-3-1-2, a cui si oppongono gli ospiti con un 3-4-3 che fanno la partita ma la prima occasione è per lo Spinea, Menato sciupa un invitante passaggio dalla sinistra di Chin.

Il canovaccio dell’incontro non cambia, i trevigiani manovrano di più ma si rendono pericolosi solo su azione d’angolo con un colpo di testa di Vedova finito fuori. Poco prima della mezz’ora lo Spinea va davvero vicino al gol, prima con un palo colpito da Strecchie, la palla finisce sul piede di Ferrazzo ma un difensore riesce a respingere sulla linea a Bonato battuto. I gialloblù prendono coraggio, il Montebelluna fatica ed è più pasticcione ma il risultato non si sblocca. Il maltempo non favorisce lo spettacolo, il terreno si appesantisce e i controlli diventano approssimativi. Se già prima si faticava a imbastire qualcosa di buono, figurarsi ora. Nella ripresa i due tecnici aspettano un po’ prima di fare i cambi; Bordin è il primo a cambiare le cose appena prima del quarto’ora, togliendo D’Arrigo per Min, subito pericoloso con una fiondata dal limite dell’area appena alta. La gara è più spezzettata, si prova pure la botta da fuori per pescare il jolly come fa Brugnolo: la sfera s’impenna. Menato riesce a fare peggio, perché liscia da buona posizione ma qui la palla si ferma sul terreno. Si tratta di una buona occasione ma in certi punti del campo diventa difficile capire il comportamento del pallone. Il Montebelluna ha un doppio acuto prima con Fasan, Fiorenzato ci mette una pezza, poi con De Min, la conclusione è larga. Si finisce con le squadre esauste e un pari più che giusto. —

Alessandro Ragazzo

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