Mestre, è crisi di risultati Tifosi infuriati con la società Oggi incontro a Zelarino
Massimo Tonizzo / MESTRE
Siamo solo a dicembre, ma già per il Mestre è evidente che si tratti del peggior anno dalla doppia autoimposta retrocessione. Ed ora, dopo il cambio di allenatore a stagione avviata, i risultati che da altalenanti si sono fatti negativi e la zona retrocessione ad appena tra punti arriva anche, per la prima volta dopo anni, la contestazione da parte dei tifosi della curva. Mercoledì, a pochi minuti dal termine della partita persa in casa contro l’Ambrosiana – fino a quel momento ultima del girone – i tifosi della curva hanno perso la pazienza e sono cominciati fischi e cori meno lusinghieri. «Dovete onorare la maglia» e «Busolin mettici la faccia» quelli ripetibili, ma il malcontento ha portato a fine gara alla richiesta di un chiarimento con la società. «Non è possibile vedere gente che in campo cammina e si comporta come non gli importasse nulla», spiegano dalla curva, «la società deve chiarire se si tratta solo di un momento negativo e se c’è ancora voglia di impegnarsi per la storia del Mestre». Per la società, intanto, dopo le parole dell’allenatore Giampietro Zecchin, che a fine gara si era limitato a parlare di “Momento disastroso. Bisogna ripartire da zero con tutto”, a “metterci la faccia” per tutti, come richiesto dai tifosi e in attesa di un incontro chiarificatore che potrebbe esserci già a Zelarino oggi dopo l’allenamento, è il presidente Stefano Serena, che silenzia il resto della società, non nega nulla ma a sua volta attacca. «Il momento è difficile. Mercoledì sono sceso negli spogliatoi a ricordare ai ragazzi chi siamo e ribadire in maniera chiara che le cose debbono cambiare. Mancano quattro partite alla fine del girone e mi aspetto quattro risultati utili per capire chi veramente merita di indossare questa maglia. Oggi posso solo chiedere scusa ai tifosi». Serena, poi, aggiunge anche una frecciata al comune: «La nostra intenzione è di rimanere in questa categoria fino a quando anche nel comune di Venezia ci potrà essere un vero stadio. Noi oggi stiamo facendo quello che le strutture ci permettono e al contempo lavoriamo per crescere». Per ora, però, l’importante appare proseguire al meglio una stagione traballante. —
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