Le vecchie glorie si ritrovano tanta allegria, ma anche commozione per Marzinotto

M.c.

VENEZIA

Ritrovo nel segno di Andrea. La Reyer rimane nel cuore, e non solo nei ricordi. Così capita che, con scadenze varie, un gruppetto di ex giocatori si ritrovi per trascorrere una serata insieme, tra aneddoti e storie. Serve sempre un organizzatore, un “capo popolo”, e questo è stato Massimo Guerra, che è riuscito a coinvolgere Piero Ceron, Fabio Bortolini, Andrea Gianolla, Loris Barbiero, Roberto Nicoletti, Umberto Regalini, Francesco Bubacco, Alessandro Tronchin, Manuel Babetto, Sebastiano Marascalchi, Mario Guerrasio, Kristian Sartor, Andrea Golessi, Ferruccio e Marco Stevanato.

Immancabile l’ex general manager Franco De Respinis, coach Gigi Cogo e l’ex preparatore atletico Gigi Trevisan. Primo pit-stop davanti alla Misericordia, dopo il video realizzato in Strada Nuova, per le foto di rito con tanto di pallone in mano a Mario Guerrasio e la “mitica” maglia dell’Hitachi, seconda sosta in campo Santi Apostoli per lo spritz di rito e gran finale alle Fondamenta Nuove con cena a base di pesce. Una serata trascorsa in allegria, ma anche nel ricordo di Fabio Marzinotto, “uno del gruppo”, prematuramente scomparso a soli 49 anni nel 2015. Così ha fatto la comparsa anche una maglia orogranata con il numero 13, quello utilizzato dall’ala-pivot della Reyer, personalizzata sul retro con il cognome Marzinotto e indossata a turno dai suoi ex compagni squadra. Sono passati tanti anni, ma quei legami rimangono indistruttibili. —

M.C.

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