Francesca Bertotto, 5 medaglie sognando Rio

Nuoto. La diciottenne mestrina si conferma campionessa di razza ai Criteria giovanili di Roma

MESTRE. Il pokerissimo è servito. Gentile fuori dalla piscina, un’agguerrita inseguitrice di medaglie dentro l’acqua: Francesca Bertotto è ritornata dai Criteria giovanili di Roma aggiungendo altre cinque medaglie al suo palmarès, tre a livello individuale (titolo italiano nei 400 stile libero e negli 800 stile libero, bronzo nei 200 stile libero) e due con le staffette del Plain Team Veneto, entrambe al secondo posto nella 4x100 stile libero (insieme a Casarin, Gambarin e Rampon) e 4x200 stile libero (con Casarin, Rampon e Novello). Diciottenne di Mestre, il prossimo anno frequenterà la quinta all’Istituto tecnico per le Attività Sociali “Vendramin Corner” a Venezia. «Sono molto contenta di come è andata a Roma», racconta Francesca Bertotto, «l’unico rammarico è non aver bissato il successo di un anno fa con la staffetta 4x200 stile libero, sarebbe stato bello festeggiare insieme alle mie compagne di squadra».

Francesca Bertotto e l’acqua, un rapporto iniziato fin da ragazzina. «Abito alla Bissuola, vicino alla piscina, è stato abbastanza naturale il mio contatto con l’acqua, fin dalla categoria Esordienti con i Nuotatori Veneziani. Mi sono fermato solo una volta per sei mesi in tutti questi anni».

Francesca Bertotto ha vinto i 400 stile libero in 4’13”37 e gli 800 stile libero in 8’45”80, mentre nei 200 ha fermato il cronometro a 2’02”62.

«Francesca è una ragazza che si impegna tantissimo, è instancabile», sottolinea Stefano Rossi, uno dei suoi allenatori insieme a Michele Di Mauro, «credo abbia ancora margini di miglioramento e potrebbe dire la sua anche nel fondo in mare con la resistenza che ha».

Classe 1996, Francesca Bertotto adesso è a un bivio visto che questo era l’ultimo anno nelle categorie giovanili: «La prossima sarà una stagione molto impegnativa. Dovrò destreggiarmi per la prima volta a livello di Assoluti e poi avrò anche la maturità. I risultati degli azzurri agli Europei rappresentano uno stimolo in più per provare a migliorare e per cercare un posto in azzurro. Olimpiadi? Rio de Janeiro è un sogno per chiunque faccia sport, in qualsiasi disciplina. Ho due anni davanti: perché non provarci?». Soprattutto nei 400 stile libero il limite delle migliori non è così lontanissimo. Pochi giorni di vacanza e poi nuovamente in acqua per preparare la prossima stagione.

Michele Contessa

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