Arancioneroverde e gialloblù Un trionfo di colori e amicizia

VENEZIA. Trent’anni di amicizia suggellati in una due giorni di cene, pranzi e poi sostegno reciproco in campo dai fronti opposti delle curve. Le tifoserie di Venezia e Modena hanno vissuto un fine settimana speciale per ricordare un gemellaggio che perdura dal 1987, anno della fusione tra Venezia e Mestre sotto la presidenza di Maurizio Zamparini. Il gemellaggio di più lunga data per la curva arancioneroverde, al quale logicamente anche stavolta è stata grande importanza. I tifosi delle due squadre, venticinque per essere precisi, si sono infatti ritrovati già sabato sera per mangiare una pizza in compagnia, e anticipare quello che sarebbe stato fatto ieri a pranzo. In 150 si sono infatti radunati a Forte Gazzera per trascorrere qualche ora assieme, con un pranzo a base di costicine e carne alla griglia. Una festa autentica tra cordialità e allegria, con immancabile scambio di doni, come tante altre volte è accaduto, dal momento che in altre occasioni i tifosi arancioneroverdi sono andati a Modena a far visita ai colleghi gialloblù, anche se non giocava il Venezia. Amicizia che si è vista e sentita naturalmente allo stadio Penzo nel corso del pomeriggio, con i supporters emiliani che hanno esposto in curva Nord in avvio di partita un lunghissimo striscione con scritto “Venezia Mestre Modena”, e sullo sfondo i colori sociali dei due club. Stessa curva in cui a lungo durante la partita è sventolata pure una bandiera a scacchi giallo, blu, arancio e verdi. E tra un incitamento e l’altro per la propria squadra, non sono mancati neppure i cori incrociati in un clima di grande serenità, senza petardi, offese o sfottò per tutto l’arco dei 90’ più recupero. L’esatto contrario di quanto si visse poche settimane fa in occasione di Venezia-Parma. Insomma un pomeriggio di grande sportività, e soprattutto di civiltà, nel quale le due tifoserie potrebbero essere d’esempio per tante altre tifoserie che invece cercano il litigio ad ogni costo. Un comportamento da elogiare, che tutti devono apprezzare, e che vince contro i frequenti daspo che ogni settimana vengono distribuiti in tante piazze italiane. Anche alla fine, l’uscita tutti assieme per un altro brindisi alle fortune delle due squadre. (s.b.)
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