Zaia: la centrale si farà
E Bonanni chiede un tavolo interministeriale

La centrale di Porto Tolle funzionerà a carbone
PORTO TOLLE.
Un tavolo interministeriale guidato dal presidente del consiglio per riconoscere alla questione della riconversione a carbone della centrale Enel di Porto Tolle la valenza nazionale che merita: è questa la proposta lanciataieri mattina dagli attori del convegno promosso dalla Cisl nel paese che deve ospitare l'impianto. Il segretario nazionale Raffaele Bonanni ha predicato contro «la melassa che paralizza l'Italia» e ha eletto la centrale di Porto Tolle a simbolo del cambiamento: «Non possiamo continuare a pagare più degli altri la produzione perchè gravata dai costi dell'energia che siamo costretti ad acquistare all'estero, da paesi - ha sottolineato il leader Cisl - a forte instabilità, come Libia e Algeria. La centrale significa lavoro e il lavoro è ciò di cui questo territorio ha bisogno». Il governatore Luca Zaia, imbonita la platea con un amichevole «No go molto da dirve» ha confermato di essere già all'opera per modificare l'articolo 30 della legge regionale istitutiva del Parco del Delta del 1997. La norma ammette solo centrali a metano, motivo per cui il Consiglio di Stato due mesi fa ha bloccato la riconversione. La mossa di palazzo Balbi per sviare le norme che imbrigliano il progetto non è isolata. Si è mosso anche il governo che ha di fatto blindato il progetto Enel modificando la legge Incentivi del 2009, eliminando l'obbligatorietà delle comparazioni tra gas e carbone a patto che si dimezzi l'inquinamento dell'aria. Alcuni dati su cosa comporterà dal punto di vista ambientale la centrale a carbone sono stati forniti ieri mattina: riduzione dell'88% di anidride solforosa, 61% in meno di ossido di azoto, polveri quasi abbattute, meno 26% di anidride carbonica». Altro che inquinante quindi: la centrale a carbone sarà l'ossigeno per lo sviluppo del territorio, per garantire tremila posti di lavoro e un cantiere da due miliardi e mezzo, per un'opera che si annuncia fra le più importanti in Italia. Il dirigente Enel Gianluca Comin ha garantito l'impegno per portare a termine la costruzione dell'impianto, confidando di dare avvio ai cantieri a giugno 2012: «Noi siamo pronti a prenderci le nostre responsabilità - ha detto - state sicuri che la centrale la faremo: In Francia sotto le centrali a carbone si producono i rinomati formaggi dela Camargue, non è un impianto che va contro l'ambiente». Sugli "incidenti giuridici" che rischiano di segnare ancora l'iter della riconversione della centrale, Zaia ha sfoderato ironia e pragmatismo: «Oggi si invoca il Tar anche quando ti bocciano il figlio a scuola. Qualcuno presenterà altri ricorsi? Noi ci difenderemo».
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