Vigili del Fuoco in Veneto segnano 46.260 interventi nel 2025: «Pronti per Milano Cortina»

l 40% degli interventi ha riguardato soccorsi e salvataggi, il 20% incendi e fughe di gas, con quasi 5 mila incidenti stradali. Olimpiadi Milano Cortina tutto pronto: ma la carenza di organico è stimata attorno al 20% 

Un intervento dei vigili del fuoco nel Padovano
Un intervento dei vigili del fuoco nel Padovano

Per 46.260 volte, nel corso dell’anno che si avvia alla conclusione, il centralino dei vigili del fuoco del Veneto ha squillato per richieste di intervento: dall’apertura di una porta rimasta chiusa per una distrazione fino alle emergenze più gravi. A tracciare il bilancio del 2025 è stata Cristina D’Angelo, direttore interregionale dei Vigili del fuoco di Veneto e Trentino Alto Adige, nel corso della conferenza stampa di fine anno al comando interregionale di Padova.

I dati restituiscono la fotografia di un’attività intensa e articolata: il 40% degli interventi ha riguardato soccorsi e salvataggi, mentre un altro 20% è legato a incendi e fughe di gas. Particolarmente rilevante anche il fronte della viabilità, con quasi cinquemila interventi effettuati nel corso dell’anno per incidenti stradali.

Tra gli episodi più difficili da affrontare, D’Angelo ha ricordato quello di Castel d’Azzano, definendolo l’intervento più impegnativo dal punto di vista emotivo: «Abbiamo dovuto soccorrere e liberare dalle macerie i tre carabinieri, purtroppo deceduti, e gli altri operatori rimasti feriti». Un’altra operazione complessa ha coinvolto elicotteristi, subacquei e squadre a terra il 7 luglio, quando sette persone sono rimaste intrappolate su un isolotto del Piave a causa di una piena improvvisa.

Guardando al futuro, il direttore interregionale ha assicurato che il Corpo è pronto ad affrontare la sfida delle Olimpiadi invernali Milano Cortina 2026. «Disponiamo di nuove attrezzature e apparecchiature – ha spiegato – e in alcune giornate potremmo avere fino a sette eventi in concomitanza, che richiederanno specializzazioni particolari e un dispiegamento di forze a livello nazionale».

In Veneto, la carenza di organico si attesta attorno al 20%, una criticità che verrà compensata con il supporto di personale proveniente da altre regioni durante i Giochi. «Confidiamo – ha concluso D’Angelo – che i prossimi concorsi permettano di colmare le lacune accumulate negli anni, dovute al divario tra nuove assunzioni e pensionamenti».

Riproduzione riservata © La Nuova Venezia