«Venice connected», la carica dei 4 mila
Oltre 19 mila le pagine visitate ma gli acquisti sono stati solo cinquanta. Raffica di utenti collegati al sito del Comune nelle sue prime 24 ore di vita. Dai prossimi giorni il portale sarà anche in francese, tedesco e spagnolo Accordo con l’Ava

Oltre 4 mila visite da cento paesi del mondo per un totale di 19.941 pagine lette. Una cinquantina, invece, gli acquisti. Due minuti e 22 secondi il tempo media di permanenza sul sito. Ecco le prime ventiquattro ore di
monitorate attimo dopo attimo dal vicesindaco Michele Vianello e dai tecnici di Venis che quasi non credevano ai loro occhi. Nella piattaforma del Comune, lanciata domenica nel firmamento dei navigatori, sono entrati migliai di utenti, e quindi di potenziali turisti, dalla Barbados al Pakistan fino agli Stati Uniti, praticamente tutti tranne il North Dakota e il Missisippi.
Il primo carrello.
Il primo carrello di Venezia a prezzi scontati spetta a una donna, e che donna. Trattasi di un’ingenera spaziale californiana che l’ha riempito con quattro biglietti Actv da 48 ore e quattro ingressi al musei in vista del suo arrivo in laguna il prossimo 2 aprile.
I numeri.
«Venice Connected» ha debuttato alla grande, almeno virtualmente. In un giorno solo di vita ha visto cliccare sul sito 4.076 utenti per un totale di 4.428 visite e 19.941 pagine visualizzate. I navigatori hanno visionato una media di 4.5 pagine a testa fermandosi nel sito per 2.22 minuti. Gli acquisti, però, non sono stati stratosferici. Una cinquantina, appena. però si è trattato solo del primo giorno.
Avatar.
L’avatar che guida gli utenti nel sito è una graziosa fanciulla bionda, con gli occhi verdi un po’ stralunati e una bella bocca che parla, parla, parla. L’hanno chiamata Giulia e per ora guida gli utenti solo in italiano e in inglese ma già dai prossimi giorni, come ha spiegato ieri Vianello, lo farà anche in francese, tedesco e spagnolo.
Paesi di provenienza.
In cima alla classifica dei paesi che si sono collegati a «Venice connected» ci sono gli Stati Uniti (924 visite), seguiti dalla Gran Bretagna (815), dall’Italia (548), dall’Austria (253), dal Canada (249), dalla Francia (231) e dalla Germania (155). Ma ci sono stati collegamenti anche dalla Costa Rica, dal Ghana e dall’Oman. Gli americani - crisi o non crisi - sono stati i più curiosi, con centinaia di visite nel sito del Comune. Praticamente da ogni stato, come si diceva, ad eccezione di due. La Bbc è stato un veicolo formidabile e ha fatto da link con «Venice connected» per oltre 2 mila navigatori.
I «Venice connected» point.
Per ora sono cinque, in aeroporto, al Tronchetto, alla stazione e due a Piazzale Roma (una al garage comunale e l’altro all’Actv) e saranno aperti - per ora - fino alle 20 con la prospettiva, però, di un prolungamento dell’orario fino alle 23. I punti di ritiro del vocher con la lista degli acquisti fatti su Internet saranno interamente autonomi perchè, come ha spiegato Vianello, «chi prenota on line non dovrà fare nemmeno un minuto di coda». Basterà prenotare un giorno a prezzi ridotti e gli altri giorni, anche se blu o rossi, saranno anch’essi scontati.
Accordi.
La settimana prossima partirà una lettera rivolta agli albergatori veneziani, a quelli di Jesolo e di Abano e ai maggiori operatori turistici per avviare una collaborazione tra le associazioni di categoria e il portale turistico. In particolare, l’accordo con l’Ava, potrebbe essere strageico in quanto buona parte delle prenotazioni delle strutture ricettive avviene oggi via Internet. Un link con gli hotel del centro storico permetterebbe dunque a «Venice connected» di farsi conoscere in giro per il mondo molto rapidamente».
Le altre carte.
Venice card sopravviverà. «E’ una carta quattro salti in padella - ha detto il vicesindaco - così come il nuovo portale è una spesa completa». Per le altre carte tipo Roller si cercherà di fare chiarezza. «Abbiamo comunque disboscato un giungla tariffaria» ha detto ancora Vianello
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