«È un borseggiatore»: fermato e preso a pugni. E invece era un turista

Il 60enne tedesco in vacanza a Venezia ha sporto querela contro chi l’ha aggredito. Decine di ladri in azione in centro storico durante il periodo estivo. L’appello di Lady Pickpoket, Monica Poli: «Presidi agli imbarcaderi»

Giacomo Costa
Venezia, accusato di essere un borseggiatore, turista tedesco preso a pugni
Venezia, accusato di essere un borseggiatore, turista tedesco preso a pugni

Sul viso porta il segno rosso del pugno ricevuto, in mano stringe lo stampato con la querela, in tasca ha solo un portafoglio, il suo.

Lo straniero che giovedì sera, all’imbarcadero di San Zaccaria, è stato bloccato e aggredito da una famiglia di visitatori spagnoli l’ha ripetuto fino allo sfinimento: «Non sono un borseggiatore, non ho fatto niente».

Portato in caserma dai carabinieri per accertamenti, ha finito per essere lui a sporgere denuncia contro chi l’ha picchiato.

Passaporto tedesco, una sessantina d’anni, volto e nome non erano mai stati registrati dalle forze dell’ordine, a differenza di quelli di tanti tagliaborse che in questi giorni si aggirano per le calli e i campielli del centro storico. «Sono a Venezia da tre giorni, in vacanza, neanche il tempo di scoprire la città e mi hanno preso a pugni», insisteva il turista.

La spagnolo che gli è saltato addosso, l’altro ieri alle 19, si è accorto solo sul pontile di non avere più il portamonete e, forse perché urtato dal 60enne, l’ha identificato come colpevole, scatenando un parapiglia che avrebbe coinvolto anche i gondolieri e che è stato sciolto solo con l’arrivo dei carabinieri.

I militari stanno esaminando i filmati della zona per capire cosa sia davvero successo, certo è che la refurtiva non è mai stata trovata e che il tedesco non sembra corrispondere al tipico identikit del borseggiatore.

Vero, però, che tanto in laguna quanto in terraferma si vedono facce nuove, tra i delinquenti: lo assicurano gli attivisti del comitato Veneziani non distratti, che parlano di decine di borseggiatori a battere la città. Una ventina quelli riconosciuti a piazzale Roma, dove la consigliera di municipalità Monica Poli - “Lady Pickpocket” - ha rimediato pure uno sputo da un tagliaborse fatto allontanare a forza di urla. «In attesa che cambi la legge, che ritorni la procedibilità d’ufficio, serve investire sulla prevenzione», insiste Poli, «I pontili devono essere sempre presidiati». Intanto molti scelgono di non voltarsi dall’altra parte: sul bus della linea 4, in corso del Popolo, ieri ne sono stati messi in fuga otto.

E a Ca’ Rezzonico, giovedì, sono stati tre muratori extracomunitari a sventare un borseggio ai danni di un’anziana.

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