Il Veneto investe 1,7 milioni per gli interventi di cataratta

Operazioni extra fino a marzo, per smaltire le liste d’attesa. Zaia: «Talvolta vengono eseguite insieme sui due occhi»

Laura Berlinghieri
Un intervento di Cataratta
Un intervento di Cataratta

Dodici mesi di lavoro e uno stanziamento da 1,7 milioni di euro, per consentire al Veneto di premere il piede sull’acceleratore sul fronte degli interventi per la cataratta, con la previsione di un incremento su base annua del 30% degli interventi normalmente erogati in regione.

Il piano è stato presentato ieri, al termine della riunione della giunta regionale, dal presidente Luca Zaia, accanto all’assessora alla Sanità Manuela Lanzarin e al direttore Massimo Annicchiarico.

«Un piano straordinario – ha spiegato il governatore – valido da marzo al prossimo febbraio, per ridurre le liste d'attesa per gli interventi di cataratta. Interventi che possono essere eseguiti anche contemporaneamente, sui due occhi, nell’ambito della stessa seduta operatoria».

L’investimento, si diceva, è pari a 1,7 milioni di euro: risorse che sono state utilizzate per pagare le prestazioni aggiuntive, erogate per azzerare le prescrizioni con priorità scaduta entro 12 mesi da marzo 2025 e per recuperare il ritardo – eredità della pandemia – negli interventi programmati.

È grazie a questo piano, dunque, che già tra marzo e agosto le prestazioni erogate sono cresciute del 34%, rispetto allo stesso periodo del 2024. E così dai 45.966 pazienti con prescrizione non scaduta e dagli 8.940 con prescrizione scaduta, che si registravano a marzo, si è passati oggi rispettivamente a 42.966 e a 7.627 (-7,9%).

Cifre che conducono a 50.593 l’ammontare delle persone in attesa di intervento, a fronte delle 55.163 operazioni contate in Veneto lo scorso anno. E l’incremento si può apprezzare anche a livello dei singoli mesi: -3,7% pazienti in lista d’attesa a giugno, -4% a luglio e -7,9% ad agosto.

Può festeggiare, allora, il direttore Annicchiarico: «Siamo già nelle condizioni di dire che oggi nella stragrande maggioranza dei pazienti siamo in grado di rispettare i tempi d'attesa dell'intervento».

Mentre aggiunge Lanzarin: «Vogliamo incidere anche sul piano psicologico perché, per un anziano, 12 mesi d'attesa più 6 per la prima visita costituiscono una grossa fonte d'ansia».

Perché si parla di una patologia assolutamente frequente nella nostra popolazione, dato che si stima che il 60-70% delle persone sopra i 70 anni ne abbia una qualche forma, con la percentuale che supera addirittura l’80% tra gli ultraottantenni.

E infatti proprio l’intervento di cataratta è il più eseguito in Europa, con una media di 650 mila operazioni all’anno in Italia, di cui 55.163 nel 2024 nella nostra regione. Interventi frequenti, sì, ma che non rappresentano quasi mai un’urgenza clinica, e che per questo motivo vengono spesso programmati con classe di priorità “E”, da eseguirsi entro un anno. 

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