Vasetti di nebbia dei Colli Euganei in vendita per beneficenza

Una battuta fra colleghi diventa lo spunto per una iniziativa unica. Il promotore Barbieri: «Un successo inaspettato, tutto il ricavato per la Città della Speranza»

Pietro Cesaro
I vasetti di nebbia in vendita
I vasetti di nebbia in vendita

Si può raccogliere la nebbia dei Colli Euganei e “venderla” per uno scopo benefico? A quanto pare, sì. L’idea è nata come nascono spesso le cose migliori: per scherzo. «Quando sei al lavoro spari sempre un sacco di battute con i colleghi» racconta Gianluca Barbieri, inventore dell’iniziativa. «Eravamo in furgone, con tutta la nebbia di quei giorni, e qualcuno ha detto: “Beh, basterebbe metterla in un vasetto”». Tra le risate, però, la provocazione ha iniziato a prendere forma. «Un mio collega ha poi aggiunto: “E se la vendessimo?”. A quel punto ci siamo guardati e abbiamo detto: “Dai, facciamola davvero”».

Più che di “venderla”, in realtà, l’obiettivo è quello di raccogliere fondi da destinare a Città della Speranza. Barbieri, che organizza la Monselice in Rosa Mtb e che sarà anche a Gallio per la Gallio Marathon, conosce bene i ragazzi dell’Adventure Bike di Padova, collegati direttamente alla Fondazione. «Li incontriamo sempre alle manifestazioni, così ho chiamato una delle dirigenti e le ho detto: abbiamo un’idea un po’ pazza, ma potremmo abbinarla a una raccolta fondi». La risposta, quasi inaspettatamente, è stata positiva. «Chiaramente non puoi andare in piazza con un banchetto per vendere vasetti di nebbia, ti prenderebbero per matto, ma se lo fai per solidarietà tutto cambia». Da quel momento il progetto si è strutturato. E la nebbia è pronta per essere “venduta”.

Il vasetto di nebbia
Il vasetto di nebbia

L’appuntamento è fissato a Este per domani, sabato 20 dicembre, dalle 9 alle 12, davanti a Ferro Gioielli, sponsor e amico degli organizzatori. Per l’occasione, l’Adventure Bike arriverà con la cassetta di Città della Speranza e, in cambio di un’offerta, verranno consegnati i vasetti.

«Siamo sportivi, abbiamo questo spirito» spiega Barbieri. Dalle prime battute si è passati alla grafica, alle etichette stampate in tipografia, fino alle versioni più ricercate. I vasetti sono chiusi ermeticamente e riportano nomi ironici come “Nebbia al rosmarino”, insieme ad altre varianti aromatizzate al peperoncino o altri ingredienti, pensate per i più “intenditori”. Il successo ha superato ogni aspettativa. «Ne abbiamo prodotti talmente tanti che persino i bar ci hanno chiesto se possono averli». I vasetti vanno letteralmente a ruba. «Li finiamo subito, non facciamo nemmeno in tempo a portarli che spariscono».

Il video dell’iniziativa è diventato virale e quello che doveva restare un gioco ha coinvolto moltissime persone. «Pensavamo fosse una cosa che rimaneva tra noi, i nostri amici e conoscenti, invece abbiamo mosso mezzo mondo». La nebbia viene raccolta sui Colli Euganei, nei giorni in cui è più fitta. «Restiamo nei vari luoghi e raccogliamo la condensa specifica di ogni posto» assicura barbieri, con cui collaborano anche Severino Sette e Vandrino Romito. Insomma, un’idea alquanto strampalata nata per scherzo ma che, grazie alla solidarietà, si è trasformata in qualcosa di molto serio. 

 

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