Una frase copre l’audio del Tgr Rai: nessun hackeraggio, è stato un guasto tecnico

Qualcuno ha pensato si fosse trattato di un tentativo di hackeraggio alla Rai da parte di qualsivoglia gruppo politicamente connotato, ma nulla di tutto ciò. Solo un problema legato a un guasto tecnico romano. Durante l’edizione del Tgr Veneto delle 14 di lunedì 15 dicembre, mentre la speaker parlava delle notizie del giorno e introduceva i temi più importanti al centro dei riflettori, per diversi minuti è partito in loop un servizio di sottofondo che ripeteva incessantemente la frase iniziale “Il discorso del rabbino”, senza fermarsi. A ripetizione.

Una voce di uomo, che ha disturbato il telegiornale e il suo corretto svolgimento per alcuni minuti. Un refrain che ha interrotto il cadenzamento delle notizie, nel giorno dell’insediamento del Consiglio regionale del Veneto nel cuore del centro storico di Venezia.

E forse è proprio l’interruzione del telegiornale in un giorno tanto importante e simbolico per la Regione, che ha in un primo momento instillato in chi ascoltava un dubbio. E sono spuntate le risposte più creative. Niente di tutto ciò. Ma molto più banalmente un problema legato a un guasto tecnico romano di un encoder Rayway, è poi stato chiarito in una nota della Rai letta durante il tg delle 19.

Qualcuno ha però subito pensato a quanto accadde nell’oramai lontano 1997, niente meno che lo scorso millennio, quando i "venetisti" attaccarono la Rai occupando Piazza San Marco con un "tanko" artigianale e interrompendo le trasmissioni per diffondere messaggi indipendentisti, culminando in un'azione simbolica di occupazione del Campanile e issaggio della bandiera veneta. Parte del piano prevedeva di disturbare le frequenze radio-televisive, in particolare del TG1, per trasmettere i propri appelli, come menzionato.