Terremoto nel calcio dilettantistico veneto, squalificati presidente e segretario Figc
Sentenza choc della Disciplinare: "Irregolari le iscrizioni ai campionati dilettanti, i vertici della Figc colpevoli di illecito". Oltra a Giovanni Guardini, squalificato anche il segretario Maurizio Pozzi

ROMA.
Il calcio veneto non ha più la testa. Gliel’ha tagliata via di netto la Commissione Disciplinare che ieri a Roma nella sede della Lega Nazionale Dilettanti, ponendo fine a un processo iniziato addirittura a metà gennaio, ha squalificato per due anni il presidente della Figc regionale Giovanni Guardini, in carica dal 2004, e il segretario Maurizio Pozzi.
Altro che «iscrizioni sospette» ai campionati dilettanti. Le iscrizioni, questo dice in pratica la Commissione in ben dieci pagine di motivazioni, erano proprio irregolari e basta. Secondo la Disciplinare difatti 16 società (sulle quasi mille gestite dal Comitato regionale della Figc) hanno effettivamente inviato la documentazione e i relativi pagamenti oltre i termini di scadenza regolamentare. Dunque non solo la Mestrina del «grande accusatore» Primo Marani, che per l’identico ritardo è stata invece esclusa l’estate scorsa dal campionato di Prima categoria. «E Guardini e Pozzi tutto questo lo sapevano», hanno concluso i giudici romani sulla base delle testimonianze raccolte all’interno della stessa Figc veneta, bell’ambientino, indicando nel presidente e nel suo segretario i responsabili dell’illecito.
Chi rischia. Non solo loro, in verità. Nel dispositivo della sentenza, difatti, la Disciplinare ha anche disposto la trasmissione degli atti alla Procura Federale «per l’adozione di eventuali provvedimenti di competenza». Nei confronti di chi? Be’, ovvio: degli altri componenti del consiglio direttivo veneto, ma anche di quei presidenti di società «che appaiono aver violato le disposizioni federali» e secondo le verifiche della Disciplinare hanno iscritto le loro squadre effettivamente in ritardo. La lista è già nota e comprende 16 club fra Promozione (Luparense e Virtus Romano), Prima categoria (Carpanedo, RieseVallà e Summania), Seconda categoria (Due Monti, Grancona, Cadore 1919, Aurora San Nicolò, Deserto, Bottrighe, Monteforte e Stientese) e Terza (Lusiana, Palladiana e Vigardolo). All’epoca del deferimento figurava nella lista anche il Cus Padova che però alla fine è risultato in regola.
Ricorso. Insomma, il processo al pallone veneto non finisce qui. Lo dicono in verità anche il veronese Guardini e il veneziano Pozzi, che hanno già annunciato ricorso alla Corte di Giustizia Federale e (nel caso) anche alla Camera di Conciliazione del Coni. Domani intanto il vice vicario di Guardini, il bellunese Fiorenzo Perotto, ha convocato la riunione del consiglio direttivo. Che faranno a Mestre? Dopo il terremoto di ieri, il rischio di vedere la Figc veneta commissariata, come si sarà capito, è più di un rischio.
Riproduzione riservata © La Nuova Venezia
Leggi anche
Video