Targhe alterne:pochi vigili, tante proteste

Centralini presi d’assalto, pochi vigili in giro per la terraferma, segnaletica carente in alcune zone e dal pomeriggio, la pioggia. Debutto sotto tono per le targhe alterne a Mestre, e le polemiche politiche non si placano
Targhe alterne, un debutto sotto tono ieri a Mestre. Tante le auto con targa dispari in circolazione nonostante il divieto di circolare. E pochi i vigili impegnati nei controlli. «Abbiamo 50 uomini per turno - ribatte il comandante della Polizia Municipale Marco Agostini - i controlli ci sono ma di più, con le attuali forze non riusciamo a fare». Andrà meglio da novembre, quando arriveranno i 50 nuovi vigili del recente concorso (i contratti a termine di un anno potrebbero esser prolungati fino a tre anni, spiega il comandante). Il numero di multe si conoscerà solo a fine mese. Per ora ci si deve accontentare di un via sotto tono alle limitazioni al traffico, con le strade di Mestre anche ieri nella morsa del traffico, reso difficile dai cantieri del tram e delle grandi opere. Molti automobilisti hanno scoperto il via ai provvedimenti solo all'ultimo momento. Spesso per disinformazione, a volte anche perchè la segnaletica era insufficiente. Alcune situazioni sono state segnalate dalla stessa Polizia Municipale, spiega il comandante Agostini, agli uffici del Comune, sollecitando un potenziamento della cartellonistica lungo alcune vie di ingresso a Mestre. Telefoni bollenti al centro informazioni attivato dal Comune di Venezia (risponde al 041.976561).


«Abbiamo ricevuto tantissime chiamate; la gente è andata nel panico - racconta una operatrice - Chiedono informazioni su tutto: sui giorni e gli orari, le targhe che possono circolare, se esistono deroghe per andare in ospedale a far visite o per portare i figli in palestra. Molti non sanno che serve l'autocertificazione. E soprattutto fioccano le lamentele, per alcuni c'è stata scarsa informazione ai cittadini». A contribuire a confondere i cittadini è anche l'esiguità degli enti locali alle prese con l'emergenza smog: solo Mira, Mirano, Spinea assieme a Mestre attuano le targhe alterne, che sono sparite invece nel resto del Veneto, dove si circola liberamente anche se ovunque, c'è l'allarme Pm10 (a proposito Venezia mantiene finora il primato negli sforamenti; 108 dal gennaio 2007 ad oggi) e nel frattempo è scattata una procedura di infrazione Ue per i valori alti di biossido di azoto. E le polemiche dei giorni scorsi non accennano affatto a scemare.


«Io personalmente oggi ho visto pochi vigili in giro e tante auto in circolazione - attacca il presidente del Consiglio comunale, l'azzurro Renato Boraso - sarebbe ora che l'assessore all'Ambiente Belcaro venisse in Consiglio comunale a dar prova della sua esistenza e a spiegare perchè si continua a proporre provvedimenti che sono inutili, visto che tra deroghe e autorizzazioni in città si circola, anche se poi si finisce in coda perchè a Mestre esiste oggi una vera emergenza, quella dei cantieri». Per Boraso la giunta Cacciari farebbe bene quindi a sospendere le targhe alterne, sostituendole con due blocchi domenicali al mese del traffico. In questo clima, oggi per altre dieci ore si replica. Nel giorno dispari, circolano i mezzi con la targa che finisce per 1, 3, 5, 7, 9. Quelli con targa pari restano in garage, sempre dalle 8 alle 18. Sono esclusi dai divieti i motoveicoli e i ciclomotori a 2 tempi, immatricolati dopo il 01.07.1999, ed i motoveicoli e ciclomotori a 4 tempi. E poi le auto con motore Euro IV, filtro Fap (antiparticolato) o con sistemi di alimentazione a Gpl, Metano o elettrici. La circolazione è libera su autostrade, tangenziali, bretella dell'aeroporto; SS 309 Romea; via Fratelli Bandiera e rampa Rizzardi; Strada Regionale 11 compreso il ponte della Libertà; Sr 14 (via Martiri della Libertà) e raccordi di S. Giuliano; Ss 14; Cavalcavia Marghera, rampa Corso del Popolo, via Torino.
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