Szumski in Consiglio regionale: «Sarò opposizione dura. Sulla sanità voglio cambiare tutto»

Il medico sospeso e leader di Resistere Veneto, eletto con un exploit personale, annuncia battaglia: «Vaglierò ogni provvedimento. Contro la visione industriale della sanità e le imposizioni. I miei elettori? Persone deluse e in cerca di alternative».

Laura Berlinghieri
Riccardo Szumski ex leghista, medico sospeso che si autodefinisce "free-vax"
Riccardo Szumski ex leghista, medico sospeso che si autodefinisce "free-vax"

Riccardo Szumski, consigliere regionale, ma pure medico radiato dall’Ordine...

«Sospeso».

In attesa di giudizio?

«Arriverà il 19 dicembre, sono stato convocato dalla Commissione centrale per gli esercenti le professioni sanitarie».

Nel frattempo, andrà in Consiglio regionale. Accanto a Zaia: l’emblema amministrativo di tutto quello che lei combatteva, negli anni della pandemia...

«All’epoca lui era sempre in tv. Il messaggio che filtrava era: quanto è bravo il presidente. Io faccio il medico di campagna: un altro campionato, dal punto di vista mediatico».

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E lei che consigliere sarà?

«Un consigliere d’opposizione, voglio passare al vaglio ogni singolo provvedimento che transiterà dal Consigli».

Si aspettava questo successo alle urne?

«Andando in giro per il Veneto, parlando con le persone normali, ho avvertito la voglia di un’alternativa. La raccolta delle firme per candidarci è stata un trionfo».

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Quali saranno le sue proposte nell’ambito della sanità?

«Saremo intransigenti. Vogliamo rovesciare la logica della visione economico-industriale. E lo stesso vogliamo fare parlando di territorio, arginando gli interessi speculativi, che godono invece di corsie preferenziali».

Ma lei perché è stato radiato dall’Ordine dei medici?

«Perché non ho seguito protocolli e indicazioni del Ministero della Salute nella gestione del Covid. Curavo i pazienti. Andavo a visitarli, somministrando i farmaci che si sono sempre utilizzati in tutte le virosi».

Dubito che sia stato radiato perché andava a visitare i pazienti…

«È così. Somministravo antibiotico, cortisone ed eparina, per i rischi trombotici».

Si riconosce nella definizione di medico No-vax?

«Free vax, contro le imposizioni. Non a caso, quando somministro un farmaco a un paziente, ne spiego sempre rischi e benefici. Cosa che ritengo non sia stata fatta con i vaccini: né con quelli contro il Covid, ma nemmeno con gli altri, a partire da quelli resi obbligatori dalla legge Lorenzin».

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Chi sono i suoi elettori?

«Gente normalissima. Elettori delusi dalle promesse non mantenute, dall’autocelebrazione dei partiti».

L’esperienza di Resistere Veneto potrebbe essere mutuata altrove?

«Abbiamo dimostrato che l’iniziativa è vincente. Quindi, perché no?».

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