Stipendi, ecco i paperoni dell’Asldel Veneto Orientale
Diffusi gli stipendi di medici e dirigenti dell’azienda sanitaria per l’«operazione trasparenza» voluta dal ministro Brunetta. In testa il primario di radiologia Potenza, soltanto terzo il direttore generale Stocco

I «paperoni» dell’azienda sanitaria del Veneto Orientale, azienda più grande del territorio con circa 2.500 dipendenti, non se la passano male anche se non mancano le sorprese. Sono comunque 62 quelli che superano i 100 mila euro. In questi giorni negli uffici di piazza De Gasperi, sede centrale a San Donà per tutta l’Asl, e anche nei vari presidi ospedalieri, non si parla d’altro.
In tempi di crisi, infermieri e personale in generale guardano ai medici e dirigenti come privilegiati inarrivabili. Stranamente non è il direttore generale, il dottor Paolo Stocco, il più ricco della grande famiglia dell’Asl visto che si ferma a «soli» 154.510 euro, ma il dottor Marcello Potenza, dirigente medico in radiologia a San Donà che totalizza 175.532 euro. La lista di altri medici e dirigenti che superano abbondantemente i centomila è dunque molto fitta. Tra questi Francesco Basile che arriva a 152.960, quindi il dottor Paolo Orlando primario di radiologia a Portogruaro a 156.620. Tra gli altri medici illustri, il dottor Davide Banon del servizio contro le tossicodipendenze che è a 116.036. Il direttore amministrativo Stefano Amadi 110.682 euro.
La dirigente medico Rita Finotto 123.176 euro, il direttore dei servizi sociali Claudio Beltrame 107.469 e la direttrice sanitaria Patrizia Benini 116.789. C’è anche la dirigente medico Francesca Benvegnù con 128.108 euro. In anatomia patologica, il primario Giuseppe Sacchi è a 135.504. Eppure un medico chirurgo, primario a San Donà, come Paolo Sorrentino non arriva ai 100 mila fermandosi a 98.430, superato dal primario di ortopedia Antonio Soliman a 110.042. In rianimazione, il primario Giovanni Zoccali arriva a 147.227. Primo degli «esclusi» dai paperoni è il dottor Valter Castigo che si ferma a 99.211.
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