Dal lavoro alle politiche assistenziali: gli impegni di Stefani per il Veneto
Il presidente del Veneto Alberto Stefani, protagonista dell’incontro al teatro Del Monaco a Treviso con il direttore della tribuna e degli altri quotidiani Nem Paolo Possamai, ha risposto alle domande dei lettori: «Partirò dal tema del lavoro e mi occuperò personalmente dei giovani. Sanità? Fondamentale il federalismo fiscale»

Prima uscita ufficiale, sabato 6 dicembre dopo la nomina di venerdì 5, da parte del presidente della Regione Veneto Alberto Stefani al Teatro Dal Monaco di Treviso, ospite de la Tribuna di Treviso e del Gruppo Nem.
Sanità, mobilità sostenibile, case di riposo, infrastrutture sono alcuni dei temi affrontati con il direttore Paolo Possamai grazie anche alle domande inviate dai lettori.

Il sindaco Mario Conte, nel suo benvenuto, ha chiesto a Stefani aiuti sul tema giovani e sicurezza. «Terrò per me la delega alle politiche giovanili e partirò dal tema del lavoro. Perché non possiamo pensare che l’unica risposta alla carenza di manodopera sia l’immigrazione, dobbiamo far restare i giovani qui, valorizzando il rapporto tra scuole professionali e tecniche con le imprese, e lo stesso vale per l’università», ha detto Stefani.
Poi il focus è andato sulla sanità: «Il federalismo fiscale sarà determinante per avere i fondi per una revisione della sanità e del sociale. L’altra strada sono i fondi comunitari».
E ancora sull’invecchiamento della popolazione: «Organizzare le Rsa come residenze e una rete socioassistenziale nei quartieri».
Stefani, stimolato da un lettore de la Tribuna sulle idee di Vannacci, ha subito chiarito la sua diversa natura politica: «La vera forza non è lo scontro, ma la qualità delle idee».
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