Stage mortale, sigilli alla Bc Service. L’ipotesi che Giuliano stesse operando in un’area non protetta
Noventa di Piave: lo studente venerdì pomeriggio sarebbe stato solo quando è stato schiacciato da una lastra di circa 2 tonnellate. La Procura potrebbe aprire un fascicolo per il reato di omicidio colposo

Dopo il dolore, il silenzio. Nella notte sono stati messi i sigilli ai portoni della Bc Service Srl di via Volta a Noventa di Piave, azienda dove venerdì pomeriggio è morto il 18enne Giuliano De Seta, stagista di Ceggia che vi lavorava da solo quattro giorni.
Da ieri mattina non c’è più nessuno all’interno. Negli occhi di molti ancora le immagini della tragedia che ha spezzato una giovanissima vita. Uno studente che avrebbe dovuto essere lì per coltivare il sogno di imparare un mestiere. Sogno spezzato da un incidente mortale, che ora provoca solo rabbia e sdegno. Per questo tutta l’azienda è stata posta sotto sequestro e non solo l’area teatro della tragedia.
Carabinieri e tecnici dello Spisal dell’Usl hanno già trasmesso gli atti al pubblico ministero veneziano, la dottoressa Antonia Sartori che coordina le indagini. Dopo il fermo della Bc Service, azienda che opera nella manutenzione e lucidatura di stampi, le indagini si concentrano ora su cosa sia realmente accaduto venerdì pomeriggio alle 17 allo studente che, essendo in stage in azienda, avrebbe dovuto essere costantemente seguito e controllato proprio per non correre rischi. Dai primi risconti risulterebbe che Giuliano De Seta avesse già lavorato per un paio di mesi durante l’estate alla Bc Service, con un regolare contratto di apprendistato. Quindi non era la sua prima esperienza e conosceva bene questa realtà perché ci aveva lavorato per mantenersi agli studi.
Quando è iniziato lo stage nel percorso dell’alternanza scuola lavoro è stata scelta la stessa azienda dove evidentemente aveva stretto amicizie anche con i colleghi di lavoro e titolari. Tutti lo descrivono come un giovane in gamba e maturo per la sua età, un giovane che amava lavorare con la prospettiva di aprirsi, in futuro, una propria attività.
Nel frattempo frequentava l’ultimo anno all’Itis Leonardo da Vinci di Portogruaro, istituto che gli aveva permesso di fare lo stage che, purtroppo, si è trasformato in tragedia. Dalle prime indiscrezioni, sembra che il giovane si sia avvicinato ad alcuni cavalletti che sorreggevano una lastra di metallo del peso di circa due tonnellate.
Potrebbe essersi avvicinato alla lastra per spostarla, forse per raddrizzarla da una posizione che forse riteneva non regolare, e questa è improvvisamente crollata addosso, schiacciandolo e provocando gravissime lesioni alla testa, ma anche al torace e nel resto del corpo, che non gli hanno lasciato scampo.
A nulla sono serviti i tempestivi soccorsi, anche di chi era in azienda in quel momento, per cercare di strapparlo alla morte. Adesso l’inchiesta mira a comprendere se Giuliano fosse solo in quel momento e, soprattutto perché. In tal caso, se non ci fosse stato in quel momento con lui un supervisore o una figura di responsabile dell’azienda, pronto a indirizzarlo e a metterlo in guardia da eventuali pericoli che sono sempre incombenti in un’azienda che opera nel settore metalmeccanico e con manufatti di enorme peso, qualcuno dovrà spiegarne il motivo. Le indagini si concentrano su questi aspetti probabilmente dirimenti ai fini dell’indagine, come il rispetto dei protocolli previsti e delle normative in particolare nell’ambito del percorso alternanza scuola-lavoro che dovrebbe comportare ancora più accorgimenti o norme restrittive per la sicurezza di ragazzi che non hanno ancora sufficiente esperienza. Al momento non ci sono persone iscritte nel registro degli indagati.
Non i titolari o i responsabili dell’azienda che si è trasferita alcuni anni fa dal Trevigiano, né altri dipendenti o figure interne. Sono stati tutti sentiti dagli investigatori, compresi i colleghi di lavoro, allo scopo di ricostruire cosa sia accaduto in quei pochi tragici secondi costati la vita al 18enne di Ceggia. Nella sede di Noventa lavora una ventina di dipendenti, non ci sono sindacalisti nell’organico: la Bc Service è considerata una piccola ma valida azienda artigiana. Una di quelle aziende specializzate e poco sindacalizzate che sono la spina dorsale dell’economia del territorio e di una zona industriale molto attiva e con diverse realtà aziendali che si dividono tra i confini di Noventa e San Donà di Piave. Molto probabilmente nelle prossime ore il pubblico ministero conferirà l’incarico per effettuare l’autopsia con la conseguente nomina dei consulenti di parte.
E in quella successiva fase, come atto dovuto, verranno iscritti gli eventuali indagati per il reato previsto, in questo caso, ovvero omicidio colposo. Reato che a questo punto potrebbe essere attribuito ai titolari dell’azienda per la responsabilità oggettiva o eventuali altri responsabili e supervisori dell’attività dello stagista qualora fosse accertato che lo studente 18enne è stato lasciato solo e senza controllo attento a tutela del suo operato in azienda. —
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