Scomparso per 11 giorni, trovato morto in un campo di mais: mistero sulla morte di un bracciante

E’ successo nel vicentino. La vittima, 43 anni, aveva un contratto di lavoro. La procura ha disposto l’autopsia per tentare di risolvere il “giallo”

Bracciante agricolo trovato morto in un campo di mais
Bracciante agricolo trovato morto in un campo di mais

Per undici lunghi giorni nessuna traccia di lui. Michael Tony, 43 anni, originario della Liberia e impiegato come bracciante in un’azienda agricola di Sossano, era sparito nel nulla dopo essere stato visto per l’ultima volta il 26 giugno.

Il suo corpo è stato ritrovato senza vita martedì 8 luglio, in un campo di mais non lontano dal luogo di lavoro. Ora la procura ha aperto un’indagine per chiarire le cause del decesso, ma le condizioni del cadavere, in avanzato stato di decomposizione, potrebbero rendere difficile l'autopsia.

Un caso ancora avvolto nel mistero

Il silenzio degli investigatori è totale. Tony lavorava da due stagioni per la stessa azienda agricola, ed era regolarmente residente in Italia. Era sposato, ma la moglie si trova ancora in Liberia, dove l’uomo pare mandasse regolarmente parte del proprio salario.

Il 26 giugno aveva lavorato nei campi, ma dal giorno successivo non si è più presentato, fatto insolito per lui. I colleghi e il titolare hanno cercato di contattarlo, ma il cellulare squillava a vuoto, alimentando i timori.

La denuncia e il tragico ritrovamento

Il datore di lavoro ha denunciato ufficialmente la scomparsa il primo luglio. Da quel momento sono partite le ricerche, concluse tragicamente l’8 luglio, quando alcuni braccianti lo hanno trovato per caso all’interno di un campo di mais alto e fitto, proprio nelle vicinanze dell’azienda agricola. La scoperta ha lasciato tutti sotto shock.

I carabinieri, giunti sul posto insieme agli specialisti del nucleo investigativo provinciale, hanno riconosciuto l’uomo grazie ai documenti che portava con sé. Nelle tasche sono stati rinvenuti anche il cellulare, ormai scarico, e una piccola somma di denaro. Sul corpo non sarebbero emerse ferite visibili, ma le condizioni meteo delle ultime settimane – tra caldo intenso e temporali – hanno compromesso lo stato della salma.

Il pubblico ministero Jacopo Augusto Corno ha aperto un’inchiesta e affidato l’incarico per l’autopsia a un medico legale. Per capire cosa sia accaduto davvero, però, serviranno ancora tempo e accertamenti.

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