Sofia Coppola vince il Leone d'Oro con "Somewhere"
Rispettate le previsioni, Sofia Coppola con "Somewhere" (film già nelle sale in questi giorni) ha vinto il Leone d'oro della 67esima Mostra internazionale d'arte cinematografica di Venezia. "Essential Killing" di Jerzy Skolimowski ha vinto il Premio Speciale della Giuria. Coppa Volpi a Vincent Gallo (che non c'è) e Ariane Labed. L'Italia a bocca asciutta nonostante i quattro film in concorso

VENEZIA. A 39 anni Sofia Coppola, Leone d'oro 2010 con Somewhere, riporta il nome di famiglia fra i premiati alla Mostra a 18 anni dal Leone d'oro alla carriera
vinto dal padre, nel 1992. Un riconoscimento, quello per la regista (vincitrice anche di un premio Oscar sei anni fa per la sceneggiatura originale di "Lost in translation") arrivato nonostante il dubbio che la storia d'amore avuta nel 2004 con Quentin Tarantino, presidente di giuria di quest'edizione, potesse rendere difficile una sua vittoria.
Sofia Coppola, unica figlia femmina di papà Francis, ha debuttato sul grande schermo in cameo nei film del genitore, da Il Padrino a Peggy Sue si è sposata, fino al ruolo più importante, di figlia di Michael Corleone ne "Il padrino 3" (1990). Poi con solo quattro film da sceneggiatrice e regista, si è affermata come uno degli autori più interessanti e amati del nuovo cinema americano. Il debutto dietro la macchina da presa per il primo lungometraggio avviene nel 1999 per il dramma claustrofobico "Il giardino delle vergini suicide". Segue la commedia ambientata in Giappone "Lost in Translation" (2003), diventata cult grazie anche alle performance della coppia formata da Bill Murray e Scarlett Johansson.
Per la pellicola, la Coppola, candidata anche all'Oscar come miglior regia, vince la statuetta per la sceneggiatura originale, che gli viene consegnato da Tim Robbins e Susan Sarandon. Nel 2006 la regista firma il suo primo film in costume, l'originale e coloratissimo "Marie Antoinette" (2006) con Kirsten Dunst nei panni della regina (mostrata quasi come rockstar di fine '700) finita decapitata durante la Rivoluzione francese. Alla Mostra la Coppola trionfa con "Somewhere", commedia su un divo viziato, donnaiolo e alienato dagli altri (Stephen Dorff), che si mette in discussione quando si trova a dover convivere con la figlia 11 enne. Nel film c'è anche un po'
d'Italia visto che la cineasta ha ricreato una scena di premiazione dei Telegatti, a cui il protagonista partecipa, in cui appaiono in cameo, fra gli altri, Simona Ventura e Valeria Marini.
La regista, che arricchisce sempre i suoi film di rock indie e musica fuori dai canoni pop, ha avuto due figlie (Romy, 4 anni e Cosima, di pochi mesi) da Thomas Mars, il leader del gruppo rock francese Phoenix, suo collaboratore per la costruzione delle colonne sonore sin dal primo film. Dal 1999 al 2003 invece era stata sposata con il collega regista Spike Jonze.
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