Sciopero di 24 ore, treni locali in tilt da domani sera
VENEZIA.
Dalle 21 di domani sera (domenica) alle 21 di lunedì, uno sciopero regionale, indetto da Filt-Cgil, Fit-Cisl, Uilt-Uil, Fast, Ugl ed Orsa, sconvolgerà la circolazione dei treni locali del Veneto. A rischio i convogli che si spostano lungo le direttrici per Portogruaro; per Treviso-Conegliano; Padova/Bologna; Padova/ Verona; Castelfranco/Bassano del Grappa e lungo la Padova-Montebelluna-Calalzo; la Vicenza-Schio; la Verona-Rovigo; la Monselice-Legnago, etc. Garantiti solo i regionali dei pendolari dalle 6 alle 9 e nel tardo pomeriggio. Nessun problema per le Frecce Bianche per Milano e le Frecce Rosse per Roma. «Questo è uno sciopero a tutela dei viaggiatori ed in particolare dei pendolari - sottolinea Ilario Simonaggio, segretario regionale Filt - per il prossimo contratto di servizio fra TrenItalia e la Regione mancano trenta milioni. A differenza anche delle regioni limitrofe, nel Veneto manca materiale rotabile. Bisogna spostare treni interi dal sud al nord. I biglietti regionali, poi, potrebbero aumentare sino al 30%». Ancora più duro il commento di Sandro Trevisan: «Se non verranno individuate nuove risorse, rischierà di essere cancellato un treno su tre - osserva il ferroviere dell'Orsa, residente a Marcon - nonostante la nostra altissima produttività, le ferrovie regionali sono penalizzate rispetto al sud. Il trasporto pubblico su rotaia non decolla. Sono ormai decenni che si attendono i treni della S.M.F.R, con la frequenza di ogni 15 minuti, sul quadrilatero Mestre-Padova-Castelfranco-Mestre. Nessuno parla più del progetto Pa.Tre.Ve. Così facendo si fa un regalo immenso al trasporto privato proprio adesso che la benzina costa 1.6 euro. Nel frattempo le nostre città saranno sempre più inquinate». L'assessore regionale alla mobilità risponde al vetriolo: «Noi dobbiamo essere capaci anche di fare le nozze con i fichi secchi - scrive Renato Chisso - ma si può ugualmente spendere di meno assicurando un servizio efficiente visto che da Roma arrivano sempre meno risorse. Riguardo ai treni sono stato il primo a sostenere che TrenItalia offre un servizio da Terzo Mondo. Non è vero (come dice la Cgil, n.d.r.) che le multe non servono a niente. Per me restano utili perché incalzano Fs a migliorare il servizio».
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