Ristrutturazioni, è boom

In pochi mesi raddoppiate le richieste di sgravi fiscali
Ormai l’opportunità è entrata nella testa dei veneziani. Per le ristrutturazioni edilizie esiste una agevolazione fiscale allettante: uno sgravio del 36 per cento che copre al massimo 48 mila euro della spesa totale. Ecco allora che la provincia balza in testa nella classifica delle detrazioni richieste. Oltre 2 mila e 800 fra gennaio a aprile 2009, contro le 2 mila e 600 dell’ex «capolista» Vicenza.


I dati forniti dall’Agenzia delle Entrate parlano chiaro. Nel Veneziano ad aprile le domande per lo sgravio fiscale sono 838, l’86 per cento in più di quelle registrate a gennaio (449). Un boom senza precedenti. Che però - come spiega Lionello Barbuio, presidente provinciale dell’Ance (Associazione nazionale costruttori edili) - deve essere letto con attenzione. «Non credo che sia aumentato il numero dei veneziani che ristruttura la propria abitazione - spiega Barbuio - E’ cresciuto piuttosto il numero di chi richiede l’agevolazione».


Insomma, visti anche i tempi di crisi, i cittadini impegnati nella manutenzione della casa non si fanno sfuggire l’occasione. «Hanno imparato a conoscere questa opportunità - continua il rappresentante di categoria - e la sfruttano. Stiamo parlando soprattutto di famiglie del ceto medio, quelle più coinvolte dalla crisi finanziaria».


I numeri forniti dall’Agenzia danno forza a questa considerazione. A gennaio in provincia sono state richieste 449 agevolazioni fiscali; 679 a febbraio, 844 a marzo, 838 ad aprile. In tutto, 2810 domande, un record a livello regionale. «Il recupero, le manutenzioni, sono uno degli assi portanti di un settore, quello delle costruzioni, che rappresenta una parte consistente del pil provinciale - continua Lionello Barbuio - In particolare le ristrutturazioni sono un fatto molto consueto nel comparto. Gli sgravi sono uno strumento sempre più utilizzato».


La legge finanziaria del 2009 ha prorogato fino al 31 dicembre 2011 la detrazione del 36 per cento. Per gli interventi di recupero del patrimonio edilizio, resta immutato il limite di spesa di 48 mila euro riferito all’immobile oggetto dell’intervento.


«Io ho diviso in due una casa di 197 metri quadrati - racconta un impiegato mestrino - Su una spesa di 180 mila euro ne ho risparmiati circa 20 mila». La detrazione «viene scalata in alcuni anni sulle dichiarazioni dei redditi e in fattura è obbligatorio indicare il costo della manodopera». Intanto il decreto anti-crisi di febbraio introduce una nuova detrazione per l’acquisto di elettrodomestici ad alta efficienza energetica se finalizzato all’arredo di un immobile che usufruisce dell’agevolazione sulle ristrutturazioni edilizie.

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