Ristorante low cost voluto dalla curiaE a San Marco i prezzi si raffreddano

«Alla Basilica» accoglierà pellegrini e lavoratori: menu a 13 euro. «Anche una fontana fa concorrenza davanti a un bar». Tra i gestori della zona commenti negativi per l’apertura del nuovo locale
Il gestore, Augusto Piscella e don Meneguolo nel nuovo locale
Il gestore, Augusto Piscella e don Meneguolo nel nuovo locale
«Anche una fontana fa concorrenza davanti a un bar. E’ una vecchia legge». Commenta così Renato Carrain, titolare del ristorante «All’Angelo», la notizia dell’inaugurazione del nuovo ristorante «Alla Basilica» realizzato dalla Procuratoria di San Marco. Prosegue: «Sicuramente è un altro locale che apre e il flusso di clientela della Curia sarà sostenuto. A breve qui vicino apriranno due bar in sostituzione di altrettante gioiellerie. Il prezzo, 13 euro, è concorrenziale. So che a Roma e a Firenze per i pellegrini non si superano i 10 euro. Per la crisi in atto, in calle Larga San Marco abbiamo ritoccato i prezzi in meno di 2 euro.


Vendiamo un menù turistico a 14,50 euro. Alla fine vince il mercato e quello di qualità. So che il responsabile è un imprenditore». Si chiama Augusto Pisciella, gestisce la società Gsg di Padova. A Venezia lavora all’Istituto scolastico Cavanis, a Zelarino al Centro pastorale diocesano Urbani (sede della Conferenza episcopale triveneta). «L’idea - dice Pisciella - nasce dal patriarca Scola e vuole andare incontro a pellegrini e turisti». Il locale, di circa 180 mq, si trova in calle degli Albanesi. «E’ stato restaurato con fondi della Procuratoria di San Marco - dice il proto Ettore Vio - Costo 400mila euro». E’ dotato di servizio bar.


Il pranzo viene servito dalle 11 alle 16, la cena solo su prenotazione. I posti a tavola sono 130, i dipendenti 5 (previsti 9). All’interno uno spazio è riservato al Patriarca e ai suoi ospiti. Continua Pisciella: «Abbiamo già numerose prenotazioni. Per quattro mesi, ogni sabato e domenica, avremo 50 persone della parrocchia di S. Geremia, poi gruppi dal Messico e dalla Spagna. Non facciamo concorrenza a nessuno». Ma Daniele e Anna Roncon, titolari della vicina trattoria «Chinellato» sbottano: «Questa è concorrenza. Abbiamo dovuto abbassare i prezzi. Da 12 a 11 euro per gli operai, da 15 a 12 euro per i turisti. Se lavoreremo meno, manderemo i nostri dipendenti da loro». Più conciliante Alessandro Mencarelli dello snack bar Oasi 2000: «Anch’io ho abbassato i prezzi, per la crisi però. Ho piacere che la calle riprenda vita. Da quando è stato sospeso il servizio Actv della motonave il lavoro è calato notevolmente».


Monsignor Antonio Meneguolo, procuratore di San Marco, spiega: «Era desiderio del Patriarca avere un luogo di ristoro e di accoglienza a servizio di pellegrini, dipendenti e operai della Curia. Anticamente c’era il monastero di Sant’Apollonia, poi l’acquario. Abbiamo acquistato l’ambiente da Jesurum, nota azienda veneziana produttrice di merletti». E ribadisce: «Non vogliamo mettere in difficoltà nessuno. Non è una gara, né una contrapposizione ai locali vicini».


Durante l’inaugurazione alcuni sacerdoti suggeriscono al gestore di abbassare ulteriormente il costo del pranzo completo da 13 a 11 euro. «Siamo disponibili» risponde subito Pisciella. Lunedì «Alla Basilica» pranzeranno i primi clienti.

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