Resa di Miotto, Sbalchiero in pole
Trovato l'accordo: l'attuale presidente resta in carica ancora un mese

TREGUA ARMATA Mario Pozza e sopra Claudio Miotto
MESTRE.
Claudio Miotto non oppone resistenza e Confartigianato Veneto raggiunge una tregua armata. Non c'è stato bisogno di un'azione di forza, con conseguente cristallizzazione della spaccatura, l'associazione volta pagina. Il fronte dei contestatori - composto principalmente da Treviso, Padova e Verona - incassa, quindi, la "resa" del presidente uscente ottenendo il via anticipato al processo di rinnovo della presidenza regionale. Raggiunta anche un'intesa di massima sul successore: Giuseppe Sbalchiero, presidente degli artigiani di Vicenza, è in pole per raccogliere la guida. Dopo aver messo nel mirino la gestione di Miotto, ieri sera il direttivo regionale degli artigiani ha approvato le modifiche allo statuto dell'associazione e deciso che Miotto arriverà alla scadenza naturale del suo mandato. L'esponente vicentino resterà, quindi, al vertice regionale ancora per un mese e, nel frattempo, il consiglio generale dell'associazione sarà chiamato a ratificare le modifiche allo statuto. Modifiche che riguardano, in particolare, il meccanismo elettorale. Il successore di Miotto, quindi, sarà definito con le nuove regole: ovvero tramite l'espressione del direttivo (attualmente, invece, spetta al consiglio generale nominare la guida della Federazione regionale degli artigiani) e con un meccanismo che dovrebbe pesare i voti delle territoriali in base al numero degli associati. Evidentemente è più semplice governare l'elezione in un ambito più ristretto (quello del direttivo) rispetto a un'assemblea che conta un'ottantina di membri (consiglio generale). Su queste basi, e constata la profondità del fronte del dissenso (anche nella "sua" Vicenza) Miotto si è reso disponibile a governare la fase di transizione verso il rinnovo. Sembra a buon punto anche la definizione dell'accordo tra territoriali per la sua successione: è stato, infatti, Mario Pozza (leader degli artigiani di Treviso) a proporre il nome di Sbalchiero. Su questo ci sarebbe un'ampia convergenza che vede allineate anche Padova, con il presidente Roberto Boschetto, e Verona con Ferdinando Albini. L'asse pare saldo anche se resta ancora da definire un passaggio delicato. Riguarda la casella del segretario generale, posto attualmente occupato dal rodigino Luciano Braga che terminerà il suo mandato con quello di Miotto. Certezze, su questo fronte, ancora non ce ne sono. La candidatura di Sbalchiero, come detto, è legata a doppio filo all'individuazione di una soluzione condivisa anche sull'identità - e soprattutto sulla provenienza territoriale - del numero due degli artigiani regionali: se non si arriverà alla quadratura del cerchio, salterà anche l'accordo per il nuovo presidente regionale. Nel frattempo l'iter per la modifica dello statuto andrà avanti. Il testo, dopo essere stato licenziato dal direttivo, deve essere approvato anche dal consiglio generale. A fronte di un via libera dal "parlamentino" degli artigiani la palla tornerà al direttivo. Il quale, solo allora, avrà formalmente sul tavolo la pratica completa per nominare il successore di Miotto. Nell'arco di un mese, tutte le tessere del mosaico dovrebbe essere al loro posto. Questo al netto, evidentemente, di incidenti di percorso o di distanze incolmabili sul nome del nuovo segretario. (m.mar.)
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