Raccolti 50 mila euro, nel 2008 Fiorello

Già smontato il palco dei due concerti. Il promoter Fran Tomasi: «Tutto benissimo». In prima fila per Gabriel anche Guido Rossi e Moratti
Insomma è andato tutto bene. La Piazza è stata rispettata, gli spettatori sono stati contenti, i cantanti addirittura estasiati di esibirsi lì dove i monumenti sono merletti e dove è sempre molto difficile mettere in piedi qualcosa che non scateni malumori o non vada di traverso. Felice il promoter dei due concerti di Emergency, Fran Tomasi, che dice che è stato «meraviglioso» e annuncia i due eventi dell'estate 2008: Fiorello, con un show su misura per San Marco, e un artista internazionale tipo Annie Lennox. In lista ce ne sono quattro o cinque, quindi non si dovrà che scegliere.


Franco Battiato e Peter Gabriel, rispettivamente giovedì e venerdì sera, hanno dimostrato che in Piazza si può fare musica senza per forza strafare, si può ascoltare e anche ballucchiare, almeno con Gabriel, sotto il palco, tutti in piedi, con le mani verso il cielo e qualche gridolino isterico che ci stava anche bene.

C'era il presidente dell'Inter Massimo Moratti, c'era naturalmente Gino Strada, c'era l'assessore alla Cultura Luana Zanella e non c'era un buco libero. Diversa sorte, invece, per il concerto di Battiato che è stato molto sofisticato ma non è riuscito a fare il tutto esaurito. Su 5 mila biglietti circa 1.500 sono rimasti inveduti.

«Con Battiato siamo partiti molto tardi - spiega Fran Tomasi - appena una ventina di giorni prima del concerto. La promozione della serata è stata fatta davvero all'ultimo e le prevendite sono andate così e così. Peccato. Anche perchè le altre date che Battiato ha in giro per l'Italia stanno andando benissimo».


Così Fran Tomasi, che ha organizzato gli eventi insieme a Venezia Spettacoli, annuncia che per l'estate dell'anno prossimo ci penserà almeno sei mesi prima. «A dicembre avremo i nomi» dice. Fiorello è praticamente certo. Sono anni che vuole venire in Piazza e sta già immaginando uno spettacolo per Venezia. Poi si pensa a un artista internazionale e, tra i quattro-cinque che hanno già dato la loro disponbilità, c'è anche Annie Lennox.

Organizzando gli eventi con un certo anticipo, potrebbero anche arrivare più soldini dagli sponsor visto che quest'anno, a tirar fuori un po' di euro, alla fine è stato solo il Casinò. Così a Emergency e al suo progetto in Sudan sono andati circa 50 mila euro (5 euro per biglietto più lo sponsor) che è qualcosa ma non è certo una fortuna.


E' anche perchè a Venezia costa tutto il doppio, quando non è il triplo o il quadruplo. Prendi il palco. Solo per allestire il palco supertecnologico e superleggero, proporzionato e veloce da montare (e da somantare) ci sono voluti 220 mila euro. Perchè i camion sono arrivati al Tronchetto, poi sono saliti sulle chiatte, poi le chiatte hanno fatto il giro per il Canale della Giudecca, poi sono arrivate al molo di Piazza San Marco e da lì tutto a piedi.

Altri 150 mila euro se non sono andati per gli alberghi e l'ospitalità. Altri soldi (non tantissimi) sono andati come cachet all'Orchestra da Camera di Milano che accompagnava Battiato e al gruppo di Peter Gabriel perchè non si poteva pensare che suonassero gratis. Intanto chi era rimasto - Moratti, Guido Rossi, Lella Costa e Gino Strada - ieri pranzava ai Do Farai in campiello degli Squelini mentre gli operai smontavano il palco e liberavano la Piazza. Ragion per cui anche uno come Alberto Nardi, che si è sempre opposto ai concerti in Piazza, dice che l'organizzazione è stata buona. «A parte la gente che si è messa in piedi davanti al Florian e che impediva a chi era seduto al caffè di vedere lo spettacolo» dice il presidente dell'Associazione Piazza San Marco, che si candida a fare da mediatore per l'anno prossimo tra Emergency e gli esercenti, accusati di non aver dato un euro a Emergency ma di averci guadagnato sopra a colpi di consumazioni da venti-trenta-quaranta euro. «Dovrebbero vergoganrsi - dice Fran Tomasi - tanto chi si siede quanto chi vende».

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