Dai pasti all’ombrellone, una giornata a Jesolo costa 250 euro
Domeniche sul litorale con le spiagge semideserte a causa dei prezzi alti. Oltre alla benzina, il parcheggio a pagamento è diventato inevitabile

Un’estate al mare quanto costa? A una famiglia media – padre, madre e due figli – anche oltre 250 euro per una sola giornata: solitamente la domenica, quando il pendolare si mette in moto.
Ecco perché tanti rinunciano, o magari selezionano le date di una giornata al mare. Un tempo era d’obbligo praticamente ogni domenica: oggi una o due al mese, per chi ce la fa.
Tolti i 40 o 50 euro di carburante per il viaggio, l’approdo alle spiagge è già una battaglia per la ricerca del parcheggio, che viene a costare tra i 7 e i 10 euro per una giornata intera. Anche i parcheggi gratuiti sono una rarità e hanno ceduto il posto a strisce blu o ad aree private a pagamento. In quelle libere, che fiancheggiano i campi, abbondano furti nelle auto e finestrini rotti.
Dalla colazione
La colazione è un passaggio obbligato al bar: 16 euro tra cappuccino (o succo) e brioche per tutti e quattro. Il costo dell’ombrellone e due lettini, come ben sappiamo, si aggira tra i 25 e i 40 euro, a seconda della fila. E qui la decisione è tra l’ombra della concessione e l’organizzazione dello stabilimento, e la spiaggia libera, se la si trova. A pranzo ci si siede solitamente al chiosco, magari in pizzeria per chi ha voglia di rivestirsi e fare due passi al lido.
E non si sborsano meno di 80 euro per la famigliola che mangia un pranzo veloce: toast, bibite, piadine o club sandwich, che oggi costa più di una pizza e che a Jesolo è un piatto simbolo, con tanto di concorsi e premi, nella città in cui è nato. Le bottigliette d’acqua nei chioschi costano dai 2 ai 2. 50 euro, raramente 1. 50 euro. Chi si ferma a cena, poi, non pagherà meno di 120 o 130 euro.
Pedalò, musei, mostre
Ci sono poi le variabili. Un viaggio in pedalò costa 20 euro all’ora. Un ingresso tra musei e mostre, a meno che non sia gratuito – anche in questo caso, raramente – costa intorno ai 10 euro. E se l’appetito non manca c’è anche la merenda: altri 10 euro di gelati o dolci.
Ci siamo tenuti abbastanza bassi, anche perché in molti ristoranti ormai non si paga meno di 40-60 euro a persona per un pranzo o una cena a base di carne o pesce. Ecco allora che si arriva a 300 euro, senza farsi mancare (quasi) nulla. E per chi ha qualche disponibilità in più e non bada a spese, si può salire vertiginosamente, essendoci locali che hanno alzato vertiginosamente i prezzi.
Il sindaco di Jesolo, Christofer De Zotti, non interviene nelle logiche del libero mercato, ma fa una riflessione più ampia. «Le spiagge sono ancora alla portata», commenta, «La montagna, che in questo momento soffre, costa anche di più nella media, anche solo per una giornata, che sia in inverno sotto la neve o in estate. La formulazione del prezzo, poi, segue sempre le solite regole non scritte: si paga uno e si vende a tre, per stare nei costi di gestione di un’attività, a meno che non si tratti di prodotti poco costosi».
In ogni caso, una cosa è certa: l’argomento del giorno sono i prezzi. Le famiglie italiane, che tradizionalmente attendono il Ferragosto, prima di partire per le ferie estive, quest’anno stanno ragionando molto sull’opportunità di concedersi le vacanze.
Vacanze? Non più di una settimana
Guardando ai numeri, questa prima settimana di agosto sta facendo registrare numeri sotto le aspettative. E ci si è messo anche il meteo ballerino, tanto che gli operatori si attendono molte prenotazioni all’ultimo minuto, non appena il tempo si sarà sistemato.
Ormai la vacanza per gli italiani, in Italia, si è ridotta a una settimana, addirittura cinque giorni in agosto. Ora che anche nell’alternativa e vicina Croazia i prezzi sono schizzati alle stelle con l’euro, meglio puntare sui classici Mar Rosso e Spagna, la novità Albania. Da quelle parti, spesso, un viaggio tutto compreso verrà a costare meno.
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