Ponte nuovo e riva disastrataRfi piglia i soldi ma non inizia
Rfi ha da mesi ricevuto dal Cipe un finanziamento di 800 mila euro per il rifacimento e il consolidamento della riva

Il ponte di Calatrava
L’inaugurazione del ponte di Calatrava - ormai in dirittura d’arrivo - sarà anche slittata, una volta di più, da Capodanno a Carnevale: quel che è certo è che il ponte simbolo della Venezia del XXI secolo porterà ancora a lungo le persone da piazzale Roma a quella terra di nessuno, un po’ cantiere in attività, un po’ desolata riva piena di erbacce, crepe e lamiere che è oggi l’area ex-compartimentale delle Ferrovie.
Di più: nonostante le rassicurazioni più volte espresse negli ultimi mesi al Comune da Rfi, il piazzale sul quale approda il ponte e la fondamenta che porta verso Lista di Spagna sono ancora a tutti gli effetti proprietà privata delle Ferrovie dello Stato. Nonostante gli accordi verbali ribaditi anche la scorsa settimana - quando gli assessorati all’Urbanistica e ai Lavori pubblici hanno convocato, una volta di più, Rfi e Grandi Stazioni per fare il punto della situazione - non è stato, infatti, ancora firmato l’atto con il quale le Ferrovie riconoscono a Ca’ Farsetti una servitù permanente di passaggio pubblico lungo tutta la riva, dal ponte di Calatrava agli Scalzi, essendo la fondamenta e tutto il piazzale Santa Lucia di proprietà di Rfi. Manca ancora l’atto notarile, assolutamente necessario per ratificare l’intesa. Inoltre, Rfi ha da mesi ricevuto dal Cipe un finanziamento di 800 mila euro per il rifacimento e il consolidamento della riva, ma non ha ancora avviato il cantiere - che necessariamente richiederà alcuni mesi di interventi - se non sull’ex edificio compartimentale, che Grandi Stazioni sta trasformando in un nuovo centro commerciale al piano terra (con galleria di negozi fino ai binari, dove saranno ridisegnati tutti i servizi alla stazione, dalle biglietterie alla sala d’attesa ai bar), ristrutturando ad uffici i piani superiori, venduti chiavi in mano alla Regione Veneto. Un polo commerciale che si dovrebbe inaugurare nel 2010 e che certamente sarà «baciato» dal ponte di Calatrava. In assenza dei lavori sulla martoriata riva, però, chi nel frattempo transiterà sul ponte dovrà passare sul retro, passando per l’attuale uscita secondaria della stazione: a questo riguardo, Rfi ha firmato la convenzione con il Comune.
«Non c’è nessuna preoccupazione: il transito sarà libero e garantito», assicura l’assessora ai Lavori pubblici, Mara Rumiz. Di certo, però, l’area sarà ancora a lungo ben lontana dalle aspettative. «Durante l’estate, abbiamo provveduto ad accelerare al massimo i tempi per la concessione delle autorizzazioni edilizie alle Ferrovie proprio per poter accelerare anche l’iter per il riconoscimento della proprietà pubblica della riva», spiega il dirigente dell’Urbanistica, Gianfranco Rudatis, «invece manca ancora la firma: le Ferrovie ci hanno rassicurato anche pochi giorni fa, ma a noi serve un atto pubblico che sancisca diritti reali di servitù. Pare che le difficoltà siano legate all’individuazione di chi debba firmare dal notaio: hanno assicurato che l’appuntamento sarà entro una quindicina di giorni».
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