Pioggia, vento, grandine: Treviso flagellata

TREVISO. Trenta minuti di pioggia, vento e grandine. Un nubifragio di mezzora, dalle 13 alle 13.30, che ha fatto cambiar volto alla città. Il giorno di ferragosto Treviso si è ritrovata imbiancata. Il prezzo di uno scenario mai visto prima in pieno agosto (con tanto di bimbi a giocare in mezzo al ghiaccio) è stato altissimo: molti alberi non hanno retto alla forza del vento. Sono caduti in mezzo alla strada, davanti alle case, su scuole, asili, persino sullo svincolo della A27, rimasto chiuso per alcune ore. Al cimitero di Santa Bona cinque alberi sono caduti sulle tombe. La quantità d’acqua scesa in un intervallo di tempo così limitato ha poi provocato l’allagamento di sottopassi, strade, ma anche scantinati e garage, costringendo moltissimi trevigiani a rinunciare alle gite ferragostane per mettersi al lavoro. I vigili del fuoco hanno lavorato ininterrottamente dalle 13.16, orario della prima chiamata, alle 19.08: 46 gli interventi, cui hanno preso parte 12 squadre. Le zone più colpite, Treviso città a parte, sono state Istrana, Vedelago, Casier, Silea, Casale sul Sile, Monastier, Valdobbiadene.
A Treviso dal quartiere di Santa Bona sono partite a decine le telefonate al 115: sono stati segnalati alberi a terra, in particolare in viale Nazioni unite. Nella zona di via Borgo Furo i residenti hanno dovuto fare i conti con strade e scantinati allagati. Stessa scena anche a San Liberale, dove il maltempo ha messo ko un albero in via Mantiero, finito a pochi passi dalle abitazioni. Due scuole materne trevigiane hanno dovuto fare i conti con gli effetti del maltempo. In viale Nazioni Unite il vento ha provocato danni alla Diego Valeri: le forti raffiche sono riuscite a spostare i pannelli del tetto. I tecnici del Comune ieri hanno lavorato per riparare i danni. Stessa sorte ha avuto, a un chilometro di distanza, la materna di San Bartolomeo: il vento ha spostato alcune tegole, provocando infiltrazioni nel tetto. Una squadra di tecnici di Ca’ Sugana ieri era al lavoro per mettere in sicurezza l’edificio scolastico.
Neanche la Castellana esce indenne dalla perturbazione di Ferragosto. Vedelago paga il prezzo più altro con lo sradicamento di due enormi platani di oltre cinquant’anni che sono finiti sulla strada principale di Fanzolo e sul giardino della scuola materna. I comuni del circondario ne sono usciti senza incidenti degni di nota, d'altronde hanno già ampliamente tributato la loro parte di danni in passato, come ha detto il sindaco di Asolo Mauro Migliorini. «Almeno questa volta non abbiamo registrato conseguenze per il maltempo: ci stiamo rimettendo in carreggiata, dopo i danni subiti nei mesi scorsi e non voglio nemmeno pensare a dover fronteggiare nuove calamità».
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