Picchia la moglie: marito allontanato in base al decreto anti-femminicidio

A Casalserugo, nel Padovano, la prima applicazione veneta della nuova misura varata dal Governo Il provvedimento emesso dai carabinieri e subito eseguito. L’uomo ha trascorso la notte in auto

Galeotto fu il tg: marito e moglie seguono un servizio alla televisione sul femminicidio, ne nasce un acceso confronto su diritti e doveri di uomini e donne, il caso si cala nel ménage familiare e la rissa è servita. La donna è finita al pronto soccorso con contusioni ed ecchimosi giudicate guaribili in 15 giorni. Lui allontanato dalla casa familiare e con il divieto di avvicinarsi ai luoghi frequentati dalla moglie.

Il provvedimento è stato emesso dai carabinieri di Legnaro, cui si è rivolta la cinquantenne, in virtù del decreto legge sul femminicidio approvato lo scorso 14 agosto dal Governo che, in caso di flagranza di violenze domestiche attribuisce alla polizia giudiziaria la facoltà di intervenire. È la prima applicazione del decreto in Veneto.

I fatti, avvenuti a Casalserugo, risalgono a due giorni fa. Una tranquilla serata in famiglia, marito e moglie, pensionato lui, commessa in un supermercato lei, cenano pigramente inchiodati al telegiornale. Va in onda un servizio sul femminicidio, la coppia intavola una discussione. Per l’uomo il fenomeno è oggetto di una sovraesposizione mediatica, vuoi vedere che non può scapparci più manco un ceffone: quando ci vuole, ci vuole. E poi se lo vanno pure a cercare. Come no. La moglie reagisce infastidita, difende il suo genere, chiede e pretende rispetto dal marito. E la discussione si scalda al punto che lui perde le staffe. E la picchia. Con violenza, procurandole evidenti lividi sul viso. La donna dorme sopra il suo dolore per una notte, ma al mattino seguente si presenta alla caserma dei carabinieri di Legnaro: racconta quanto accaduto e viene accompagnata al pronto soccorso per il referto.

Dai militari viene convocato il marito che, messo di fronte all’evidenza dei fatti, ammette le sue colpe. Il comandante della stazione Giovanni Soldano, decreto alla mano, chiede al pm di autorizzare il provvedimento di allontanamento dell’uomo dalla casa familiare. Ottenuto il via libera del magistrato, il provvedimento viene eseguito e il pensionato finisce sulla strada.

Non solo non può tornare a casa, ma nemmeno può avvicinarsi ai luoghi frequentati dalla moglie. Per tornarci dovrà dimostrare di non rappresentare più un pericolo per la sua incolumità. Intanto ha passato la prima notte in auto. Pare si sia pure rivolto ai Servizi sociali del Comune per chiedere aiuto. «Sinceramente non conosco il caso» fa sapere il sindaco di Casalserugo Elisa Venturini, «mi sento solo di dire ben venga ogni provvedimento che tutela la donna per evitare violenze e soprusi. Dico anche che la repressione non basta, c’è una questione culturale ed educativa a cui tutti, istituzioni per prime, siamo chiamati a contribuire».

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