Ospitale di Cadore: perdono la traccia del sentiero, soccorsi due escursionisti

Perso il sentiero sopra Termine di Cadore, si erano ritrovati su un pendio ricoperto da foglie e non riuscivano più a proseguire. Alle 16 di domenica 27 luglio una coppia di escursionisti ha chiesto aiuto al 118 tramite l'applicazione di GeoResQ. Contattati telefonicamente dal tecnico di Centrale di Pieve di Cadore, i due escursionisti, entrambi 53enni, lei di San Vito al Tagliamento, lui di Teglio Veneto in provincia di Venezia, hanno spiegato di avere perso la traccia del sentiero 394, di trovarsi in mezzo al bosco su un ripido pendio reso scivoloso dalle foglie bagnate, di non avere calzature adeguate a quel tipo di fondo, ma comunque di essere in una posizione sicura, appoggiati a due alberi.

Con le coordinate della posizione è quindi partito il Soccorso alpino di Longarone. Sotto la pioggia, i soccorritori hanno lasciato i mezzi sull'ultimo tornante della strada che sale a Erto, all'altezza di Col Paternoster, per poi incamminarsi lungo il sentiero 395. A Casera Dogarei i soccorritori si sono divisi in due squadre: una ha proseguito dritta, senza perdere quota, in linea con le coordinate, l'altra ha seguito il sentiero per poi scendere dall'alto. La prima squadra, che avanzava chiamandoli, è riuscita ad avere un contatto vocale con i due e a individuarli. Una volta raggiunti, le due squadre si sono quindi ricompattate.

I due escursionisti stavano bene, sebbene fossero bagnati e la donna presentasse qualche graffio sulle gambe. Gli escursionisti sono stati dotati di imbrago, assicurati e sollevati a monte con la corda, fino a raggiungere la traccia di un vecchio sentiero, da lì rientrare sul 395 e poi alle macchine. I soccorritori hanno infine riaccompagnato la coppia a Casso, da dove era partita. L'intervento si è concluso alle 21.15.

Perso il sentiero, chiedono aiuto: salvati dal Soccorso alpino