Pan e vin, a Jesolo via libera “solo” a quelli patrocinati dal Comune, vietati i falò privati causa allerta Pm10

A Noale è a rischio il popolare appuntamento del “Pirola Parola” per via delle previsioni meteo avverse

Riccardo Musacco
Tempo di falò della Befana
Tempo di falò della Befana

In occasione dei tradizionali festeggiamenti del “Pan e vin”, nel Comune di Jesolo è consentita esclusivamente l’accensione dei falò organizzati dall’amministrazione pubblica o patrocinati dall’ente in seguito a istanza pervenuta nelle scorse settimane.

È invece vietata l’accensione dei falò privati. Tale limitazione, assunta nel rispetto delle norme regionali, deriva dal fatto che nel territorio comunale è attualmente attivo il livello di allerta 1 arancio, definito sulla base delle rilevazioni Apav, come indicatore per le misure temporanee di miglioramento della qualità dell’aria e il contrasto all’inquinamento da PM10.

Due i momenti di festa organizzati direttamente dall’amministrazione per venerdì 5 gennaio:

Pan e Vin a Jesolo Paese: nel centro storico di Jesolo viene acceso il falò alle 17.30. È possibile trascorrere un piacevole momento in compagnia assaggiando la pinza e il vin brulé. Non mancano cioccolata calda per tutti e calzette della Befana per i bambini.

Pan e Vin a Cortellazzo: nel borgo delle meraviglie, vicino al ponte, il tradizionale falò viene acceso alle 17.30, mentre i bambini attendono l'arrivo della befana con un sacco pieno di calzette.

Sono, invece, 6 le richieste di patrocinio per altrettanti falò pervenute nelle scorse settimane e accolte dall’amministrazione.

«È importante rispettare e mantenere vive le tradizioni della nostra cultura, a cui siamo tutti molto legati, ma è altrettanto importante tutelare l’ambiente e la qualità dell’aria» dichiara il sindaco di Jesolo, Christofer De Zotti -«Per questo, come già avvenuto l’anno scorso, saranno consentiti solamente i falò organizzati direttamente dall’amministrazione e quelli patrocinati dal Comune, indicativamente uno per frazione. L’obiettivo è quello di fare in modo che ciascuna zona della città abbia un suo punto di riferimento e momento di incontro, per la gioia soprattutto dei più piccoli, limitando al tempo stesso le emissioni. L’invito a tutti è di unirsi e di evitare falò singoli».

A rischio a Noale quest'anno, per via del maltempo, il popolare appuntamento del “Pirola Parola”, come viene chiamato nel veneziano il panevin, il falò dell'Epifania realizzato nelle campagne per conoscere come andrà l'anno appena iniziato.

Il 6 gennaio, infatti, data tradizionalmente fissata per l'evento, ma anche per tutto il fine settimana da venerdì 5, il meteo non prevede nulla di buono.

Per questo motivo la Pro Loco sta valutando se spostare ad altra data o annullare l'evento per quest'anno. Il rituale della Pirola Parola è una tradizione che risale alla notte dei tempi.

Uno spettacolo vero e proprio con oltre 100 figuranti in costumi contadini provenienti dai vari borghi della città Oltre alla pira è prevista anche tutta una serie di riti propiziatori con canti invocazioni e filastrocche da recitare prima, durante e dopo il rogo che preludono al vaticinio finale dell'anziano vate il quale, a seconda della direzione del fumo, trarrà un presagio per l'anno nuovo.

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